...
Verde primaverile foglia,
di boschi scuri, chiassosi
intrecci,
rami e voli dentro l’alba
inquieta.
Dolce, violenta stagione,
che in fretta cresci
e presto te ne vai,
e già ci manchi.
Dopo aver lamentato
le troppe piogge,
il troppo vento,
il freddo, il caldo e tutti gli accidenti,
ora ci tedia
la monotona estate,
l’implacabile luce,
i pomeriggi
immobili,
dietro il riparo
di una persiana.
Mentre si attende
l’afa o la grandine
con la medesima ansia
(eppure
con un desiderio
oscuro)
ecco insinuarsi la notte
come una tregua
d’intrecci di voli
radenti
di pipistrelli
nel rosa sottile
tramonto
chiassoso
di grilli.
Mara Bagatella - 22 maggio 2009
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