lunedì 25 maggio 2009

Non così in fretta, vento dell’estate

...




Non così in fretta, vento dell’estate,
senza dirmi se torni o te ne vai:
di tutte le promesse rimandate,
di foglie scompigliate, che ne fai?


Non ci sono più nubi da portare,
nel cielo troppo azzurro e troppo vuoto.
Verso chi corri? Chi devi incontrare?


Vieni da me, che sono come l’onda
morbida e bianca, e ho un cuore da sirena:
e dormo dentro l’acqua più profonda,
che sa cullare e che non porta pena.


Vieni o ritorna… E poi, rimani un poco.
Prenditi queste lacrime salate:
portale via, che non sarà per gioco,
e pioveremo insieme quest’estate.



Mara Bagatella - 22 maggio 2009

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6 commenti:

  1. ...scsi prof ma a scritto lei sta poesia???

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  2. ...si caro/a anonimo/a... se sono poesie mie, di solito sotto c'è il mio nome... non come certi miei alunni che non mettono il proprio nome nè sui commenti, nè sui fogli dei compiti o dei disegni!!!!
    MANNAGGIA!!!
    MI DEVO ARRABBIARE ANCHE QUI?

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  3. bella, davvero. è il genere che sento più vicino. emozionante :)

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  4. Si, piace anche a me!
    :-)
    anche se un difetto ce l'ha, me ne sono accorta quando l'ho finita di scrivere... ma non dico qual è!

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  5. Veramente bella! Ma, se non sono indiscreta, quando l'ha scritta avrebbe voluto dedicarla a qualcuno che, in un certo senso con lei si comportava come si comporta l'estate con tutti noi cioè ci sta vicina per un po' poi se ne va e infine ritorna? Qualunque sia la sua risposta le assicuro che la stimo molto per il suo modo di scrivere: in una sola poesia riesce a riunire parole, rime, emozioni, immagini che ognuno di noi crea con la mente e per finire come ciglieggina sulla torta un pizzico di arte!!!!!!
    Ci vediamo presto, Caterina

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  6. Ciao Caterina! A dire la verità, quando scrivo qualcosa in rima, non penso ad altro che alle rime! Il significato poi viene da solo. Non so come faccia, è una specie di magia... perchè alla fine un significato salta fuori che c'è, anche se io all'inizio mi sono preoccupata solamente del suono delle parole. Comunque non scrivo molto in rima perchè è difficile... Questa poesia mi è venuta in un giorno caldissimo. C'era un vento caldo che faceva i mulinelli tra il prato e il bosco dietro casa mia, portava via il polline come se fosse stato fumo, a ondate... era uno spettacolo strano e un po' angosciante...

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