domenica 9 maggio 2010

Picasso, Guernica (1937)

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Non amo particolarmente Picasso, ma Guernica è una di quelle opere che non possono lasciare indifferenti. Non per niente è stata censurata sia in Italia che in Germania durante i rispettivi regimi dittatoriali. A quel tempo, non se ne potevano pubblicare le riproduzioni, segno che l’arte, quando dice la verità, è un’arma potente e temuta.

Ai miei allievi faccio fare l’analisi di quest’opera da anni, è uno degli argomenti d’esame che chiedo di più. In questi giorni ho corretto le verifiche di storia dell’arte: 3 classi, circa 70 allievi. Ho estrapolato alcune delle descrizioni fatte dai ragazzi e ho deciso di pubblicarle così come sono, errori compresi, spero che così il messaggio di Guernica si espanda oltre i muri dei musei e delle aule scolastiche. Internet dovrebbe servire a questo, in fondo…

1 - (confuso, coerentemente con l’immagine descritta!)


Nel quadro di Pablo Picasso “Guernica”, il pittore rappresenta vari personaggi; partendo da sinistra a destra si notano distintamente il toro e il suo didietro e sotto di esso una figura incomprensibile di una donna che piange per la morte del suo bambino nel grembo, ucciso dal toro, poi più a destra un uccello e degli uomini accasciati a terra dal dolore poi affianco ad essi il cavallo con sopra una specie di sole con accanto una lampada a olio che sbuca fuori da una finestra di una casa e a terra il braccio di un uomo morto che impugna una spada spezzata accanto a essa vi è un fiore. Un uomo più a destra in piedi con una gamba e l’altra ferita e deformata cammina verso la luce mentre affianco a lui un altro uomo che urla dalla disperazione perché gli sta bruciando la casa e non si capisce se lui si trovi dentro oppure fuori dall’abitazione.

Mirko III A 2010
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2- (versione splatter!)

Tutti i personaggi hanno la bocca aperta come per urlare dal dolore e disperazione e tutte le figure sono deformate. C’è un toro che sembra attaccare la gente e lui non è ferito come gli altri al contrario del cavallo con lame e spade attaccato e pugnalato, e dolorante di tutte le ferite subite; bracci staccati gente sgozzata; un lampadario insolito con i bordi seghettati e con una luce fiacca stanca; un braccio staccato con una spada spezzata come se fossero stati sconfitti e un piccolo fiore di speranza ma molto piccolo quasi che sta per svanire poi gente che vuole salvarsi ma che non servirà a niente; un uomo cerca di uscire da casa sua con una torcia perché la casa va a fuoco chiedendo aiuto ma senza riuscita; poi un uomo che va all’inferno sprofondando in una fossa urlando di dolore per le gambe spezzate.

Nora III D 2010
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3- (il precisino…)

A sinistra troviamo il toro e lì vicino c’è anche una madre che si dispera perché ha in braccio il figlio morto. Troviamo poi un uccello che vola e più a destra il cavallo. Sopra di esso c’è il lampadario. Sotto al cavallo troviamo un braccio con una spada spezzata e vicino un fiore. Più a destra c’è un personaggio che allunga il braccio e con in mano una lampada a petroli. Sotto c’è una persona ferita alla gamba e che quindi è costretta a trascinarla. Troviamo inoltre un’altra donna che scappa gridando disperata. Nella scena il cavallo viene ferito e la città distrutta. Nel quadro c’è confusione come quella che c’è durante il bombardamento a una città. Contemporaneamente il quadro mostra quel che succede dentro a una casa che viene distrutta e fuori nelle strade.
La figura è stata divisa in tre parti, la centrale è il doppio delle laterali; [l’opera] ha una composizione piramidale che parte dalla lampada a petrolio e finisce vicino agli angoli in basso. L’autore utilizza solo i neri, grigi e bianchi perché danno l’idea della tristezza che porta la guerra. Quest’opera ricorda il bombardamento della città di Guernica e Picasso voleva denunciare l’orrore e la tristezza che porta la guerra.

Riccardo III C 2010
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Se non riuscite a vedere tutte le figure descritte, non vi preoccupate, non è colpa vostra… il problema è che è difficile trovare una buona riproduzione del quadro, che in realtà è alto tre metri e mezzo e largo più di sette metri e mezzo (per la precisione 349,3x776,6 cm).
Per questo motivo ai miei alunni ho fornito questo schema fatto da me, in cui ho ricalcato solo i contorni delle figure, escludendo le campiture di colore.
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Tuttavia per capire bene la struttura compositiva occorre aver presente almeno le zone chiare e quelle scure del quadro (anche se non si vedono bene le sfumature, non importa), perché solo così si riesce a cogliere lo schema piramidale dell’opera (lo schema piramidale, con cui martello i miei allievi fin dalla seconda media, è una struttura compositiva tipica del Rinascimento).
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Se si osserva bene, negli angoli in basso, a destra e a sinistra, Picasso colloca due forme chiare, una mano e un piede, che formano la base di un triangolo, il cui vertice è formato dal lampadario in alto, a forma di occhio. Questo schema è utilizzato per mettere in risalto il personaggio più importante dell’opera, il cavallo (che è anche la figura che occupa lo spazio maggiore nel quadro).
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Picasso utilizza diversi trucchi compositivi per accentrare l’attenzione dello spettatore su questa figura, nell’apparente caos delle figure dipinte, che si compenetrano l’una con l’altra, secondo uno stile pittorico tipicamente cubista.

PS: se volete dilettarvi con un giochino che faccio fare anche ai miei ragazzi, provate a stamparvi lo schema con i soli contorni dell’opera e a colorare con colori diversi le figure presenti, ad esempio il cavallo e il toro. Scoprirete che non è facile per niente trovare i confini delle diverse figure. Tuttavia è un buon metodo per “entrare” nel quadro e capirne meglio le forme. Buon divertimento!
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Gli schemi compositivi dell'opera di Pablo Picasso, Guernica, sono a cura di Mara Bagatella
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9 commenti:

  1. e se non sono stata troppo precisa, portate pazienza... e fatemi pure delle domande!

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  2. Mara,
    a me piace molto questo quadro. Dal profondo pozzo d'ignoranza artistica dal quale ti scrivo mi fa piacere leggere le tue spiegazioni.
    Ricordi, che anni fa in occasione della discussione all'ONU sulla "guerra preventiva" in Iraq l'avevano oscurato? Ha un forte potere simbolico ancora adesso!

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  3. Magnifica spiegazione...
    e poi il caso vuole che ho parlato della tua spiegazione a liverpool ad un ragazzo con questo quadro presa a Madrid (ci devo andare, devo) e tu hai postato la spiegazione in contemporanea...
    Vedi mio ultimo post sulla sincronicità di Jung, teoria che adoro.
    Mello Mello

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  4. Si, questo quadro ha un forte potere evocativo, ma ce l'ha soltanto se la gente lo sa leggere, poichè le immagini hanno un loro codice di lettura. L'arte moderna è straordinaria, ma non è così semplice da capire, ci vogliono gli strumenti... per questo mi impegno tanto affinchè i miei allievi sappiano "leggere" un'opera d'arte, e uso qualsiasi mezzo, anche questo blog!

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  5. i temi sono magnifici!!!!

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  6. ciao!!! sul mio libro di storia dell'arte c'è scritto che in Guernica convergono cubismo analitico e sintetico...in che senso???

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  7. dunque... come dirlo? Non ho mica tanta voglia di fare la fatica di spiegare una cosa così difficile con parole semplici a un anonimo che nemmeno si firma...
    Quando si richiede uno sforzo di qualunque genere ad una persona, caro Anonimo, bisogna necessariamente dare qualcosa in cambio, e io richiedo come minimo la buona educazione di mettere un nome e un "per piacere" all'interno della richiesta.

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  8. mi piace...proprio tanto proffa!;)

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