lunedì 4 maggio 2009

Dal profondo – 3 (postfazione)

...


Non voglio essere sola.
Ma non voglio nemmeno
amarti proprio adesso
che vedo il vuoto
spalancarsi
avanti a me.


Eppure è nel deserto
che si cerca l’acqua.


Eppure è adesso
che sono assetata.


Eppure sei tu
che stai seduto sul pozzo.


Non voglio che l’amore sia un bisogno.
Ma lo è:
e questo è tutto.


Mara Bagatella - 8 luglio 2008




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Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.  

Non so perché l’ho tenuta per ultima… questa poesia richiama la figura della Samaritana al pozzo. Ecco una donna che mi ha sempre incuriosita: una che se ne va a prendere l’acqua e chissà quante altre volte lo ha già fatto… chissà a che pensa durante il tragitto. A tante cose, come faccio io quando vado a scuola in macchina, ed è un percorso sempre uguale, tutti i giorni, perciò nel frattempo che vai pensi a tutte quelle cose a cui non hai tempo di pensare durante la giornata.
Ma poi, all’improvviso, ti rendi conto che quello lì, non è un giorno come gli altri. C’è qualcuno seduto sul pozzo. Non sai ancora chi è, eppure qualcosa ti dice che la tua vita sta per cambiare. I cambiamenti della vita non sono tutti uguali. Ci sono quelli lenti, sofferti, cercati, sudati.
E poi ci sono quelli bruschi, improvvisi, quelli che non ti aspettavi.


Quelli che non vuoi.


Ma forse, in fondo, volevi anche quelli, e non lo sapevi… in fondo, in fondo al pozzo.


...

2 commenti:

  1. Ti chiedo, se per favore, posso copiarmi le tue parole e tenermele in un file di word sul mio computer. In questo momento io sono la samaritana al pozzo. Davvero. Sono parole che mi hanno colpito e che vorrei far avere ad una persona. Ma lo farò solo con il tuo consenso, è inteso!

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  2. Non c'è problema, Erica... mi fa piacere che quello che scrivo sia di qualche utilità a qualcuno!
    :-)

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