giovedì 15 marzo 2012

Qualcosa di meraviglioso

...
Foto: Mara Bagatella
Non so voi, ma io ho spesso bisogno di segnali, nella mia vita. Un po' come quelli che si trovano lungo la strada, aiutano a capire se stiamo andando nel posto giusto, e se ci stiamo andando nella maniera corretta, accelerando quando si può e fermandosi quando si deve.
Da qualche anno ho adottato il sistema dei promemoria: cartelli che appendo alla porta di casa, per ricordarmi di qualcosa di importante, più importante della lista della spesa o degli impegni di lavoro... perchè sono proprio le cose più importanti, quelle che tendiamo a dimenticare più in fretta.
Il primo cartello che appesi alla mia porta di casa diceva così: 
"Promemoria: 
a quell'altro deve importare MOLTO"

(sottointeso: di me) era la primavera del 2009.
All'incirca un anno fa l'ho cambiato con un altro, che dice così:

"Non commettere i soliti, vecchi sbagli. 
Fanne di nuovi"

Entrambi mi sono stati molto utili. Ma adesso sento che devo cambiare di nuovo, perchè la mia vita è a una svolta importante. Cosa mettere? Ieri sera ci ho pensato attentamente.
Ho deciso di lasciare la scelta a ciò che io considero "l'Ente Superiore", la Forza Spirituale che guida le nostre vite, e nella quale credo ancora, nonostante io non mi reputi più da tempo una Cattolica, e del Cristianesimo abbia tenuto pochi, fondamentali concetti, come la Fratellanza, l'Amore Universale e il Perdono.
Il resto lo lascio a chi vuol crederci. Non critico nessuno e non voglio convincere nessuno. Ho avuto nella mia vita splendidi esempi di persone che vivono davvero il Vangelo nella propria quotidianità, con vera fede e convinzione. Non sopporto invece l'organizzazione della Chiesa Cattolica come ente, ma non è per questo che me ne sono allontanata. Ero critica verso certi comportamenti e prese di posizione anche prima di lasciarla.

No, il mio allontanamento è stato dovuto ad una vera crisi spirituale, che mi ha portato a pensare che l'Ente Superiore nel quale credo è troppo grande per essere ingabbiato in una religione. Non credo più che una religione sia meglio di un'altra, che un libro sia più sacro di un altro.
Ho una splendida amica profondamente credente, che trova grande conforto nella Bibbia, e la trovo una cosa bellissima.
Ma sono convinta che Quello che per convenzione chiamiamo Dio, può comunicare con noi in qualsiasi modo, se noi crediamo.
Così ieri sera ho preso in mano un romanzo, che a me piace molto, ho chiesto aiuto, un messaggio, una guida per questi nuovi giorni che sto affrontando, così difficili e importanti.
Ho aperto il libro a caso e ho letto: in quella pagina si parlava di una donna che, di fronte alla morte, ripensa alla sua vita: 
"... sentì [...] la tristezza per la fine di tutto questo e l'incrollabile fede che qualcosa, qualcosa di ineffabile ma meraviglioso, doveva ancora arrivare."
(Katerine Howe, Le figlie del libro perduto)

Chi conosce la mia situazione attuale potrà capire meglio;  questa frase è davvero molto calzante al mio stato d'animo attuale.

Così ho deciso che il testo del prossimo cartello, sarà il seguente:
"Qualche cosa di meraviglioso deve ancora arrivare"
Lo credevo anche prima, ma penso sia bene ricordarlo più spesso...

4 commenti:

  1. Condivido le tue idee e non voglio darti consigli.
    certamente conoscerai "Baruch Spinoza"(1632-1677).
    Collimano.

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  2. Sono senza parole. Porto questa frase con me, la sprgerò in giro, dentro ci saremo tutti. Ciao Mara.

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  3. @Collimano: ho studiato Spinoza in terza liceo, mi sa che dovrò rispolverarlo un po'... lo ammetto, non mi ricordo più niente!

    @Oblivious: lasciare te senza parole è una vera impresa! :-)

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  4. mi piace questa frase e la condivido appieno ... è importante non farsi sfuggire le cose meravigliose che ci capitano ... essere lì pronti a raccoglierle ... perché come direbbe Bergonzoni nella vita l'importante non è vincere, ma ritirare il premio! :)

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