Venere di Willendorf, 25.000 anni fa, circa |
Sono quella che sono
Vestita
O no
Per me non fa differenza.
Cammino
Parlo
Amo
Nella stessa maniera
Nella stessa misura
Da due milioni di anni.
Sono quella che sono
Se tu non mi conosci
Per me
Non fa differenza.
Piangere
Ridere
Cullare
E talvolta
Ferirti
Non so tenere il conto
Di queste cose.
Ad intrecciare le mie dita
Su di te
Lo so
Di averne dieci.
Ma se mi chiedi
Per quanto tempo
Non ho lunario
Né agenda
Né scadenze.
Amo cammino parlo
Nella stessa maniera
Da due milioni
Di anni.
Sono quella che sono
Se tu non ti ricordi
Non so che farci.
(Mara Bagatella – 13.10.2009 – Transito 2009)
...
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Credo che con questa tu abbia terminato. Le ultime 3 sono bellissime, statuarie direi, niente fuori posto e tutto denso e aperto allo stesso tempo.
RispondiEliminaHai tenuto nascoste a lungo una serie di gioielli perenni, una collana preziosa dove l'ultima poesia abbraccia tutte le altre con la serietà pensosa che solo certe donne possiedono.
Grazie del regalo
Immagino tu ti riferisca alla raccolta precedente, "la primavera a febbraio"...
Elimina"Transito 2009" è un'altra raccolta, molto più frammentaria della precedente.
Io ho messo insieme anche queste poesie perchè le ho scritte in occasione di un certo evento, però molto più dilatato nel tempo...
Beh, insomma, mi direte voi se sono buone come le precedenti.
"omaggio a Prevert" è un po' strana, ci ho pensato molto prima di pubblicarla. Si ispira ad una poesia di Prevert, "Sono quella che sono", per chi volesse leggerla lascio il link http://www.miss777.com/article.php?sid=1193