martedì 21 febbraio 2012

Un arlecchino disoccupato (Filastrocche)

"Terra" illustrazione di Mara Bagatella, 2001. tecnica mista
...
Un arlecchino disoccupato
che aveva rotto col proprio passato
e non voleva più recitare
dallo psicologo dovette andare.


Poi, per pagare salate parcelle,
vendette tutte le toppe più belle:
il giallo e il blu ad un pittore importante,
il nero e il rosso ad un insegnante,
gli comprò il verde un contadino,
vendette il bianco ad un imbianchino.


Quando rimase senza colore,
sempre più grigio e tetro d'umore,
si rese conto tutto ad un tratto
del grosso sbaglio che aveva fatto.


Ma alzando il naso, un bel mattino,
vide un bel cielo tutto turchino,
un fiore rosso su una terrazza,
la treccia bionda di una ragazza,
le facce rosa, nere e marrone
ed i sorrisi delle persone.


Nuvole bianche, uccelli neri,
gli colorarono tutti i pensieri.
Ritornò a casa, tutto contento,
con i colori non fuori, ma dentro.


Maramannara (Mara Bagatella) 21/10/2002


(da domani è Quaresima... ma per me non fa molta differenza, sono 2 mesi che faccio penitenza!)

 Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.

6 commenti:

  1. Mara, si vede che queste poesie sono il frutto di una ispirazione che tutte le abbraccia: alcune le sento più incisive e armoniche (vattene in fretta, ogni amore è un sogno) altre meno ma secondo me vanno lette tutte di fila e così disegnano veramente una stagione della vita. Anche la filastrocca di Arlecchino ci sta bene sopra come cappello pur essendo scritta dopo.
    Nell'insieme mi danno un gran senso di gioventù, sì gioventù, sono fresche e variabili come quegli anni. Ti raccontano bene da quel punto di vista e il disegno su Arlecchino è bellissimo. Veramente. Ciao, ti aspetto

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  2. grazie :-) a dire il vero l'illustrazione che ho pubblicato non è stata fatta per questa filastrocca ma mi pareva ci stesse bene.
    Sono passata a sbirciare il tuo blog, anzi, grazie per l'invito! Spero che adesso tu abbia trovato la "giusta dimensione" e rimanga fermo in quella forma per un po'... perchè, a proposito di variabilità, tu sei mooolto più giovane di me :-) se quello è il metro per misurare la gioventù, si intende :-) e le tue continue trasformazioni mi destabilizzano un po'....

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    1. Non posso darti torto, ci sono giorni in cui faccio fatica persino io a tenermi insieme, a non perdere la mia identità. Finora il Blog completo sta chiuso dentro la mia testa e ne vado depositando frammenti in giro; però quest nuova strada mi piace, spero sia lo stesso per te. Ciao e grazie

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  3. bella bella ... ma dov'è quella bellissima filastrocca sul bancario ?!?!?

    ;)

    max

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    1. Massi, sai che quella del bancario credo ce l'abbia tu? Non credo di averla mai pubblicata sul mio blog... devo controllare sul tuo! :-)
      Come faceva?
      C'era una volta un poeta bancario
      che le poesie non le scriveva sul diario
      ma sul libretto al portatore
      così un giorno per errore
      le spese tutte per comprare
      una casetta in riva al mare...

      :-))) ho una buona memoria, eh?

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    2. Caspita precisa precisa !!!!! Incredibile ... io ho una memoria da pesce rosso (dimenticano tutto dopo due minuti circa, pare ...)!

      In effetti è pubblicata sul mio blog.

      Cmq complimenti ancora per la memoria, io ho una memoria da pesce rosso (forse te l'avevo detto ... mah non ricordo ...)

      :)))))

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