mercoledì 14 ottobre 2009
CHI mangiamo, oggi?
La mia amica Franca è una donna straordinaria. Ho già parlato di lei, su questo blog. Qualche settimana fa sono andata a trovarla, stava cucinando l’anatra. Con molto orgoglio mi ha spiegato che l’aveva allevata lei, ammazzata lei, e ora, la stava preparando per cena.
La scorsa primavera mi aveva sconvolta raccontandomi che aveva dato un nome al vitellino appena comprato… che poi avrebbe fatto macellare dopo pochi mesi.
“Franca, non dargli un nome, ti ci affezionerai!”
“Ah, si! Sai che mi fa le feste, ogni volta che entro nella stalla?”
Ora il vitello sta nella cella frigorifera.
Stessa storia per le pecore.
“Bella è incinta, presto partorirà un agnellino. Vedessi come sono carini, appena nati, gli agnellini tutti bianchi!”
E buonissimi, quando viene Pasqua…
Mah. Che volete che vi dica? Almeno lei sa cosa mangia… anzi, chi.
...
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Complimenti alla tua amica,
RispondiEliminaè di una sensibilità sorpredente!!!
Ma si dai... vuoi mettere l'arrosto di agnello a Pasqua? O delle costicine di capretto? Mettiamola così, siamo tutti animali e non ci dispiaciamo più di tanto!
RispondiEliminaSi, Franca è una persona sensibile e non lo dico con ironia. La sua è una sensibilità diversa, o più antica, di quelle che ti mettono in contatto con ciò che è reale, che si respira, si tocca, si mangia. Anch'io sono carnivora, mangio animali che altri hanno ucciso per me. Quasi tutti (tranne chi è vegetariano) facciamo così, è mangiare "qualcosa" il nostro, mentre i contadini di una volta lo sapevano bene che mangiavano "qualcuno" e forse proprio per questo ne avevano più cura e più rispetto.
RispondiEliminaBellissimo commento Mara. :)
RispondiEliminaMassimiliano
:-) grazie Massi... era il messaggio che volevo lanciare con il post, ma forse era un po' ambiguo.
RispondiEliminaI miei nonni hanno sempre avuto animali. Mucche, galline, conigli.. e io da piccolina ero sempre in giro per il cortile a giocare con loro e talvolta ad alcuni davo un nome. E per questo mio vizietto mia nonna mi diceva sempre: "Non dare mai un nome ad un animale che sai che ti finirà nel piatto!". Uno degli insegnamenti più utili che mi ha dato mia nonna! (E lo dico sul serio!)
RispondiEliminagrazie mara... il tuo pensiero mi ha dato da riflettere...
RispondiEliminami ricordo mia nonna.. anche lei era una donna forte ma sensibile e mi voleva un gran bene.. e anche lei apparentemente non aveva problemi ad "ammazzare un pollo" per fare l'arrosto la domenica.. Ricordo l'immenso dispiacere che provavo nel vedere l'animale morire.. ma ancora oggi mangio il pollo arrosto senza problemi.. siamo strani animali noi che a volte cerchiamo di nascondere la nostra natura..
RispondiEliminaè vero, siamo gli animali più strani...
RispondiEliminaGià la sua amica ha una sensibilità di quelle...
RispondiEliminaSa i miei nonni hanno diversi animali e quando io ero più piccolina ed è morto "un oco" mio cugino,più grandicello e molto affezionato a lui, l'ha sepolto in giardino e gli ha fatto il funerale.... lui lo considerava uguale a noi....
Legga il mio commento su "Kavafis"...
Un Bacione Cate....
eh, le oche sono animali intelligenti, infatti i Romani le usavano come guardiane! I polli invece... sono stupidi, ma stupidi! Una volta da piccola ho voluto a tutti i costi portarmi a casa un pulcino. Era carino, ma poi è cresciuto... che animale stupido!!! Credimi, le galline sono fatte per la pentola, e basta!
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