sabato 28 novembre 2020

CUORE DI STREGA 4 - Sogni

 

QUARTA parte del libro che sto scrivendo. Se vi siete persi l'inizio, vi invito a leggere la storia dal principio, iniziando dalla prima parte, che potrete visualizzare cliccando sul link qui sotto:

Cuore di Strega 1

«Vivono

Dietro l’angolo destro

Del mio cuscino

Attorcigliati

In volute d’acanto

E di notte si sciolgono

Come fanno i capelli

Nell’acqua

Vagando liberi

Nell’infinito spazio

Che sta

Tra il letto e il muro

Parlano

Con mille voci bisbiglianti

Senza fare

Nessun rumore

E al mattino

Si disfano come neve

Sotto la pioggia

Riavvolgendo in gomitoli lucenti

Le loro tele di ragno.»



 SOGNI

Il magico potere che più mi ha affascinata negli anni e che ho a lungo cercato di carpire alle streghe, è sicuramente la chiaroveggenza. Nei tempi antichi, le donne sapienti che conoscevano le proprietà delle erbe e sapevano leggere nei segni della natura l’arrivo di piogge e siccità, dicevano di aver appreso tali facoltà dalle fate, dagli elfi e dagli altri spiriti delle foreste. Esse sapevano, tra le altre cose, come comporre speciali unguenti che, spalmati sulla pelle, causavano uno stato di trance, in cui si aveva l’illusione di staccarsi dal proprio corpo e di volare. Potevano, grazie agli insegnamenti delle “dame bianche”[1] accedere alla “seconda vista”, che permetteva loro di mettersi in contatto e di dialogare con i defunti.

Chi era dotato di queste capacità, nel Medioevo e ancor più nei secoli successivi, fino all’avvento dell’Illuminismo, veniva processato e condannato a morte, sul rogo oppure tramite impiccagione. Oggi sarebbe più semplicemente classificato come disadattato o malato mentale e come tale curato.

Oppure potrebbe scrivere un libro sulle streghe.

Con l’avvento dei moderni movimenti new age, sono stati scritti diversi libri su come indurre e sperimentare i viaggi astrali, o per dirla alla maniera odierna, OBE, “Out of Body Experience”. Si tratta di fenomeni collegati al sonno, che possono capitare a chiunque in determinate situazioni psicofisiche: la sensazione è quella di fluttuare al di sopra del proprio corpo, staccati da esso. Secondo idee filosofiche risalenti addirittura a Platone[2] e riprese dall’esoterismo moderno, si tratterebbe del proprio “corpo astrale”, uno degli involucri sottili di cui sarebbe composto l’essere umano, sede della coscienza e veicolo dell’anima, in grado di separarsi per breve tempo dal corpo fisico e viaggiare indipendentemente da esso, restandone collegato solamente tramite un cordone argentato.

Secondo la scienza, la causa è invece un’iperattività anomala del cervello, che può essere causata da una patologia, ma anche da situazioni di affaticamento emotivo e stress.

Fatto sta che la pretesa di vari guru new age e di eminenti esponenti della Wicca[3] è quella di insegnare a dominare tale fenomeno in modo cosciente e di utilizzarlo consapevolmente ogni volta che si vuole (senza l’utilizzo di droghe, naturalmente, altrimenti son capaci tutti). La possibilità di viaggiare senza limiti di tempo e di spazio, senza spendere in benzina e biglietti aerei, è oltremodo affascinante e sicuramente darebbe la possibilità di conoscere eventi presenti e futuri senza allontanarsi dalla propria camera da letto. Non sarebbe meraviglioso?

Ammetto senza vergogna di essermi a lungo impegnata per apprendere tale facoltà. Dai trent’anni, per circa una decade, acquistai libri sull’argomento e ne seguii le indicazioni con assiduità e dedizione, con il desiderio di raggiungere questo stato di distacco del mio corpo astrale da quello fisico, ma senza ottenere alcun risultato di rilievo. Tentai con la meditazione e l’autoipnosi, ma la maggior parte delle volte finivo semplicemente per addormentarmi. L’unico beneficio che ne ricavai fu quello di imparare a rilassarmi, ma niente di più.

Così, dal momento che ciò che pareva riuscirmi meglio era proprio dormire, decisi di provare un’altra strada per ottenere la tanto agognata “seconda vista”: quella dei sogni.



[1] Le fate apparivano spesso vestite di lunghi abiti bianchi, anche se pare che il loro colore preferito fosse il verde.

[2] Uno dei principali filosofi del mondo occidentale, vissuto ad Atene tra il V e il IV secolo avanti Cristo.

[3] Movimento religioso collegato al Neopaganesimo, di cui parlerò più ampiamente nei prossimi capitoli.

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