Nei campiscuola parrocchiali c'è un'attività che si chiama "deserto". Si tratta di passare una mezza giornata "da soli", anche se si è in tanti: ognuno è invitato a trovarsi un angolo ad una distanza ragionevole dagli altri e passare un po' di tempo in silenzio, a pensare. Io ho fatto alcuni campiscuola da animatrice e, un paio di volte, da capocampo. L'attività del "deserto" mi piaceva moltissimo, anche perchè mi permetteva di pensare un po' a me stessa dopo giorni intensissimi trascorsi a concentrarmi sulle esigenze altrui, a stretto contatto con decine di preadolescenti molto ma molto impegnativi.
Fare "deserto" costringe a lasciar calmare le acque dentro di sè, e ciò aiuta a rendere più limpidi i pensieri.
Non è precisamente come la meditazione di tipo orientale, che è sicuramente molto più seria e impegnativa, ma ci si avvicina (almeno nelle intenzioni).
In realtà, fare "deserto" in un caposcuola per ragazzini delle scuole medie è difficilissimo. In generale la gente ha paura del silenzio, si sente a disagio quando si ritrova sola con se stessa, e questo è ancora più vero per i preadolescenti. Dopo 10 minuti i più irrequieti cominciavano i primi tentativi di avvicinarsi agli altri per chiacchierare, o si dirigevano dall'animatore preferito con una scusa qualsiasi... e addio silenzio e meditazione.
Mi sono tornati in mente oggi i "deserti" forse perchè è Venerdì Santo, la giornata del silenzio nella tradizione cristiana. Una giornata da dedicare alla propria interiorità, la giornata giusta per lasciar morire in se stessi le idee vecchie, i pregiudizi, le paure, tutto ciò che è zavorra per l'anima.
Per iniziare un nuovo viaggio occorre stare leggeri, tenere solo l'indispensabile.
Così è per la vita: occorre lasciar morire qualcosa per avere in cambio una rinascita. Ai miei amici ho mandato gli auguri di Buona Pasqua con un video che ho realizzato con alcuni dei miei quadri e illustrazioni e che si intitola "Deserti dell'anima". Lascio lo stesso video e lo stesso messaggio anche ai miei lettori del blog, con i più affettuosi auguri di Buona Pasqua.
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"A volte basta un passo(Mara Bagatella - 18 aprile 2010)
per fare un intero viaggio
se vedi dove sta
la linea di confine"
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Non conoscevo questo termine eppure ho trascorso molte ore in oratorio nei primi anni 60. Forse erano altri tempi, il silenzio di oggi è antico. Ciao Mara.
RispondiEliminaDeserti dell'anima...come mi piace questa meditazione...non ne avevo mai sentito parlare (vabbé che al contrario di Enzo mai ho frequentato Oratori). Nel silenzio ho imparato a muovermi bene: in quel deserto ci si trovano molte cose, e tutte dissetano.
RispondiEliminaTanti auguri anche a te, con abbraccio grande.