martedì 8 dicembre 2009

Adeste fideles

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(Giorgione - Natività)

L'8 dicembre, festa dell'Immacolata, in molte case è tradizione dare il via alle decorazioni natalizie: chi fa il presepe, chi addobba l'albero... Nelle scuole, in realtà si inizia molto prima perchè organizzare le attività natalizie (decorazioni degli ambienti della scuola, preparazione del concerto, canti poesie, recite...) porta via un sacco di tempo.
Io di solito in questi giorni sono stressatissima, perchè devo allestire il presepe prima della giornata di ricevimento dei genitori, perchè nel mese di dicembre si accavallano un sacco di riunioni, consigli di classe ecc. e poi perchè io, probabilmente, in una vita precedente ero un ghiro, d'inverno ho sempre sonno e le energie sono agli sgoccioli!

Comunque, tra poco è Natale, inutile nascondercelo: è nell'aria... anche se negli ultimi anni faccio sempre più fatica a riconoscerlo. Troppa pubblicità, troppi Babbi Natale di plastica, luci psichedeliche al posto delle candeline... e poi le canzoni.
Lo scorso anno sono andata alla Messa di mezzanotte e mi sembrava di stare all Zecchino d'Oro. Le canzoni natalizie tradizionali non si cantano più... pezzi musicali di intensa, secolare bellezza, sostituiti da motivetti insulsi ed infantili. Non basta mettere insieme quattro note da jingle pubblicitario per fare un canto natalizio...

« Adeste fideles læti triumphantes,
venite, venite in Bethlehem.
Natum videte Regem angelorum.
Venite adoremus (ter)
Dominum.

En grege relicto humiles ad cunas,
vocati pastores adproperant,
et nos ovanti gradu festinemus.
Venite adoremus (ter)
Dominum.

Æterni Parentis splendorem æternum,
velatum sub carne videbimus,
Deum infantem pannis involutum.
Venite adoremus (ter)
Dominum.

Pro nobis egenum et fœno cubantem
piis foveamus amplexibus;
sic nos amantem quis non redamaret?
Venite adoremus (ter)
Dominum. »

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4 commenti:

  1. Nn sono stata mai una grande fan del Natale. Ma ogni anno ascolto Adeste Fideles a messa... una canzone di cui stento a capire il senso. poichè non o mai studiato il latino, ma ogn volta ne rimango letteralmente incantata.

    Buona Immacolata

    Clelia

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  2. http://www.coromarmolada.it/adeste.htm

    a questo indirizzo ho trovato non solo la traduzione, ma proprio la spiegazione del canto. Io il latino l'ho anche studiato, ma di malavoglia (se avessi saputo che poi mi sarebbe servito per capire la musica mi sarei applicata di più!) perciò riesco appena a capire il senso generale dei testi... ma il resto lo fa la musica. Mi è sempre piaciuto cantare i brani in lingua originale, che fosse latino, tedesco, francese o dialetto. Mi sembra che la traduzione tolga sempre qualche cosa all'opera originale. In fin dei conti non è obbligatorio capire tutto per apprezzare un'opera d'arte...

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  3. c'è ancora qualche raro parroco che ci prova ma vince il marketing ...

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