...Bronzo di Riace, statua A - V sec. a. C.
A che punto è la notte?
Tutte le mie sentinelle
si sono addormentate
in un bosco di pietra
e sono solo
a vegliare
o forse mi inganno
anch’io sto dormendo
con occhi aperti e freddi
su un nero infinito tappeto
ferito di stelle
sognando
lontani bagliori.
A che punto è la notte?
Tutte le mie sentinelle
si sono addormentate
in un bosco di pietra
e sono solo
a vegliare
o forse mi inganno
anch’io sto dormendo
con occhi aperti e freddi
su un nero infinito tappeto
ferito di stelle
sognando
lontani bagliori.
Mara Bagatella - agosto 2000
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.
è una delle mie preferite, ma non chiedetemi perchè... la trovo tristissima, quasi disperata. A volte mi chiedo se l'ho davvero scritta io, perchè sembra arrivare da così lontano... a che punto è la notte? quanto manca? quando finisce?
RispondiElimina...
Anche a me questa poesia mi era piaciuta subito appena letta la prima volta. Molto intensa e la domanda iniziale sembra un grido misto di disperazione, paura e inquietudine, che percorre tutto il testo. Trovo interessanti certe antitesi o comunque figure contrastanti come: sentinelle-addormentate; bosco-pietra; aperti-freddi; ferite-stelle-bagliori-lontani, che secondo me amplificano il senso di incertezza e inquietudine della poesia.
RispondiEliminaAh dimenticavo, l'immagine utilizzata mi fa venire in mente che con rammarico non sono riuscito ad andare a Reggio Calabria!!!!!!!! Mannaggia! Ero piuttosto distante e più che bronzi, ho potuto ammirare molti.... sbronzi!!!
RispondiElimina:))))
m.
già, già... sai, non so come mi sia venuto in mete di abbinare il bronzo A con questa poesia. Volevo un bosco notturno, all'inizio.
RispondiEliminaC'è un mio quadro, per la verità che rappresenta un bosco notturno ed è abbinato a questa poesia. Ma la foto (del quadro) è venita così male che non rende per niente l'idea!
Così ho pensato ai Bronzi di Riace, per le sentinelle addormentate, credo...
Ma poi, devo essere sempre logica negli abbinamenti? uff...
Ci stava bene, ecco.
Ciao Mara,la notte ha sempre il suo fascino legato all'incapacità per la sua stessa essenza di poter vedere e quindi rassicurare in un certo modo.Ma possiede anche di contro la potenza del vago e dell'indefinito,la immagino alchemicamente come un grande laboratorio in cui può essere trasformato in oro quello che di giorno era fango.Quindi non ha valenza soltanto di mancanza di senno o impedimento alla conoscenza.Il buio può contenere la luce... La poesia è davvero magnifica! Monica
RispondiElimina"...su un nero infinito tappeto
RispondiEliminaferito di stelle
sognando
lontani bagliori"
alcune poesie hanno il merito di destare sentimenti.
questa mi ha creata un eco dentro...
mi associo al coro, è davvero bella.
barbara
Li ho visti a Firenze subito dopo il restauro !
RispondiEliminaPerché è lì che vogliamo andare
Dove convergono tutti i cieli,
Perché cerchiamo qualcosa,
Qualcosa che brilli anche nella notte,
qualcosa che faccia dimenticare attesa e dispiacere.
Qualcosa che sopravviva a qualsiasi orizzonte.
Gladys Sica
da qualche parte ho letto che le ultime ore della notte, quelle che precedono l'alba, sono le più buie e le più difficili da trascorrere, per chi deve rimanere sveglio.
RispondiEliminaHo scritto questa poesia in un momento così, e adesso ripubblicandola, mi sono resa conto che è di nuovo un momento così... un momento buio, ma con l'alba alle porte.
Spero che arrivi presto.
Tra sonno e veglia ,adagiata nel nero tappeto della notte,abbandoni ogni difesa e sei preda di antichi bagliori ..nell'oscurità fantasmi della mente , ricordi affiorano come lampi ..e torna il buio..Molto triste, angosciante...e bella .
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