giovedì 24 settembre 2009
Influenzabile
Lo scorso autunno.
Mi trovavo di fronte ad un medico, con la manica rimboccata sul braccio sinistro. Lui mi guardava con un’espressione tra il torvo e l’interrogativo. La lista degli insegnanti che quel giorno si sarebbe recata da lui per il vaccino antinfluenzale era molto più lunga degli altri anni.
“Scusi, ma vi ha obbligato il Preside a vaccinarvi?”
“No. È l’effetto Brunetta.”
L’infermiera soffocò una risatina. Lui rimase impassibile, come se non avesse capito la battuta. Per chi non è dipendente statale, la spiego io: lo scorso anno il Ministro Brunetta diede inizio alla famosa “Lotta contro il Fannullone Statale” (ancora in corso). Tra i provvedimenti adottati, c’era la decurtazione dello stipendio del dipendente statale in caso di malattia.
Dal momento che gli insegnanti non nuotano nell’oro, e che la vaccinazione era gratuita, ecco spiegato l’improvviso aumento delle richieste di vaccinazione da parte dei professori…
Naturalmente, non lo ammetteva nessuno… ognuno di noi aveva una scusa diversa per fare la vaccinazione; la mia era una allergia alla Tachipirina (vera, purtroppo!) che l’inverno precedente mi aveva creato non pochi problemi. Insomma, la paura di ammalarmi, assieme a quella di una riduzione dello stipendio, avevano vinto la mia innata diffidenza verso vaccini e iniezioni in genere… così, tra un dubbio, un ripensamento e con pochissima convinzione, lo scorso autunno mi ero ritrovata a farmi bucherellare il braccio da un dottore dall’aria torva e nient’affatto rassicurante.
“Dottore, ma è sicuro… il vaccino… gli effetti collaterali?”
“Non c’è niente di cui preoccuparsi.”
Come no.
Sarei scappata volentieri, se lui non fosse stato tanto veloce, anzi, sbrigativo, nel concludere la faccenda. In men che non si dica ero già fuori dall’ambulatorio con un cerotto appiccicato sulla spalla.
Ad ogni modo non mi accadde nulla di terrificante, e soprattutto non mi ammalai. Lo stipendio era salvo.
E quest’anno? Ero già più convinta, lo ammetto. Sarei andata a vaccinarmi senza tanti pensieri se non fosse saltata fuori questa bella novità: le influenze ora sono due, quella normale e, come se non bastasse, quella suina.
H1N1, ne parlano tutti. In continuazione. Chi dice che colpirà milioni di persone, chi invece che non accadrà nulla di tragico… chi ci capisce qualcosa alzi la mano.
E adesso?
Un vaccino sarei stata disposta a farlo, ma due, no.
Quale scegliere? Eccomi di nuovo in crisi, come un anno fa, anzi, peggio.
Come se non bastasse, navigando in Internet (si sa che in Internet si possono fare cattivi incontri) ho trovato questo.
Provate a leggerlo e poi ditemi se avete capito la stessa cosa che ho capito io e cioè: che il vaccino contro l’influenza suina è potenziato da una sostanza che negli Stati Uniti è vietata. Questa sostanza “coadiuvante” permette di somministrare una dose più bassa di vaccino ottenendo la stessa efficacia… in poche parole: lo “allungano” per ottenere un maggior numero di dosi (il che è comodissimo in caso di vaccinazioni di massa). Tuttavia il coadiuvante avrebbe parecchi effetti collaterali, ed è per questo motivo che lo stesso vaccino negli Stati Uniti verrà somministrato senza la presenza di tale sostanza.
E noi italiani dovremmo iniettarci una roba che gli statunitensi rifiutano? Ma come? Nel Club del G8 non c’era anche l’Italia? Cosa sono queste differenze? Chi siamo noi? I figli della serva?
Calma, calma… ragioniamo… magari è solo l’idea dell’iniezione che mi rende nervosa… magari quella pagina su Internet è tutta una bufala… e io ultimamente sono così influenzabile!
Fa strani scherzi il panico… pensate un po’ cosa mi è venuto in mente: che al Ministro Brunetta noi statali non stiamo per niente simpatici… che per noi statali che lavoriamo a contatto con il pubblico, il vaccino è gratuito, anzi, abbiamo la precedenza (ma pensa un po’!)… che il vaccino potrebbe avere degli effetti collaterali di cui non si conosce bene l’entità… che le case farmaceutiche stanno producendo a pieno ritmo e questo sicuramente avrà effetti positivi sul PIL… e sommando un pensiero farneticante all’altro, ammetto di essere giunta a conclusioni davvero preoccupanti.
Ho persino pensato male di Brunetta! Ma cosa mi sto inventando? Sto dando i numeri?
Influenzabile, già… beh, sapete che vi dico? Che gli stivali dell’anno scorso sono ancora buoni… e non ho bisogno di una giacca a vento nuova. Al cinema posso anche fare a meno di andarci… troppa pizza fa male… Si, si… deciso. Se quest’anno mi ammalo, me ne resto a casa, sotto il piumone, finché non mi passa.
Tieniti pure il mio stipendio, Brunetta.
...
NOTA: per completezza dell'informazione devo aggiungere che proprio ieri ho trovato scritto su una rivista sindacale che le decurtazioni agli stipendi sono state abrogate in luglio (abrogazione del comma 5 dell'art. 71 della L. 133/2008), pertanto, le assenze per malattia non incideranno più negativamente sul mio salario. Tuttavia, ho deciso di pubblicare il post tale e quale a come lo avevo scritto, perchè parla del mio stato d'animo (dell'anno scorso... ma era tale fino a due giorni fa), e, anche se ai più la cosa non interessa, il mio stato d'animo incide molto sulla qualità del mio lavoro...
Vorrei anche precisare che sono perfettamente cosciente del fatto che molti lavoratori pubblici non svolgono con il dovuto impegno il proprio lavoro. Sono una cittadina anch'io e ne ho fatto, purtroppo, l'esperienza...
Tuttavia spero che il Ministro Brunetta, dall'alto della sua intelligenza, stia elaborando un sistema per punire chi svicola, senza tuttavia danneggiare chi lavora con serietà...
...
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L'ha visto questo ?
RispondiEliminahttp://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Camion-anti-Brunetta-per-le-strade-di-Roma-Te-potesse-pija-un-colpo_3799797488.html
stasera la connessione continuaa saltare, ma devo proprio andare a vedermelo questo link... :-))
RispondiEliminaio per principio non auguro mai niente di brutto a nessuno. Sono certa che le maledizioni tornino sempre al mittente.
Da una statale all'altra... concordo. Che sia vero che nell'impiego pubblico c'è la possibilità di non fare niente e che c'è qualcuno che fa il meno possibile, purtroppo è vero. Anche qui.. nel super lavoratore nord-est.. dove vedo ogni giorno colleghi smazzarsi perchè ci crede prima di tutto, cercando di rispondere a tutti ai cittadini (e all'amministrazione a volte un pò "confusa" il megio possibile. Eppure ci sono. Ma da lì a fare la guerra agli impiegati statali come la fa Brunetta c'è una bella differenza. Come sempre si finisce tutti dentro per qualcuno, un qualcuno che poi in questa situazione chissà come non vien toccato minimimamente. quello che mi ha colpita i primi mesi della guerra Brunetta è stata la reazione della gente. Di persone arroganti che si rivolge a noi ce n'è sempre stata. Ma in quei giorni ho sentito dire cose davvero offensive. Ho visto atteggiamenti a volte anche umilianti. La sensazione peggiore è stata quella che si sentissero autorizzati a fare così, sostenuti. Certo le persone intelligenti, chi ci conosce davvero e usa la propra testa non è cambiata. Ma mi sono chiesta quanto è influenzabile da altro una buona dose di persone... cosa che mi spaventa molto ma molto di più.
RispondiEliminaVa beh.. tornando al vaccino... io non riesco a fidarmi di sta cosa. Magari un giorno scoprirò che ho esagerato... ma non mi va via la diffidenza, quindi... siccome devo scegliere adesso e tra tutto, come dici tu, non ci si capisce un tubo e non so mai chi non manipola le informazioni... esagero e mi faccio influenzare dalle mie paranoie.. almanco son le mie...
ciao a tutti
Anche la mia mamma è una statale, lavora come segretaria in una scuola elementare. Bhè anche lei ha un pò di astio nei confronti di Brunetta, ma d'altra parte crede che il nanetto non abbia tutti i torti, dato che lei, che tempo fa faceva la bidella, per anni ha pulito dovre i suoi colleghi non pulivano. E' scandaloso che in ambienti pubblici, ed in particolare nelle scuole, ci siamo persone che se ne fregano del loro compito e non puliscono nemmeno i bagni, lasciando la scuola in uno stato pietoso, dove io francamente non manderei i miei bambini. Quindi, se c'è un modo di cacciare letteralmente a calci questi parassiti, ben venga. Credo che in fondo sia vero che il fine giustifica (un pò) i mezzi!
RispondiEliminaCerto che Brunetta ha le sue ragioni. Quello che non mi piace sono i modi. Tanto per cominciare, non si ottene nulla dalla gente urlando, tanto meno insultando le persone. Anzi: il risultato è un clima di aggressività diffusa, che Befana-Luisa ha descritto benissimo... forse è l'unico risultato certo che il Ministro ha ottenuto fin'ora.
RispondiEliminaBrunetta ha gli stessi problemi di tutti coloro che hanno il cervello troppo vicino al buco del ....
RispondiEliminaComunque, per quanto ho letto anch'io, ti confermo che i vaccini che iniettano in Europa (anche quelli obbligatori) contengono metalli altamente tossici quali l'alluminio e il mercurio, sostanze che moltipliclano l'azione dell'antigene che serve per rendere l'organismo immune da un virus. L'alluminio ad esempio è altamente tossico per l'organismo e favorisce l'insorgere di malattie gravissime, come ad esempio le malattie neuro-degenerative. Diversi studi hanno confermato le relazioni tra queste malattie e i vaccini.
Oltre tutto i vaccini aumentano le risposte autoimmunitarie dell'organismo e queste sono sempre variabili impazzite...
Grazie x l'autocensura, Massi... :-D
RispondiEliminaSi, che i vaccini contenessero metalli pesanti, l'avevo sentito. A parte il fatto che sono convinta che qualsiasi cosa venga inserito nel nostro corpo in modo artificiale abbia i suoi effetti collaterali, a me dispiace soprattutto di essere ancora tanto influenzabile psicologicamente. Nonostante abbia eliminato la TV dalla mia vita... ma forse non è possibile disintossicarsi del tutto dall'influenza dei mass-media...