mercoledì 3 giugno 2009

La paura più grande

...
Poster 01 - tecnica mista su carta - Mara Bagatella 2002

È da tanto che ci penso: da quando ho iniziato a pubblicare sul blog i post con l’etichetta “le streghe”.
Qual è la mia paura più grande?

Beh, lo sapevo da tempo, ma non mi decidevo a scriverci su un pezzo… proprio perché è una cosa che mi fa paura, presumo…

Ci sono paure di tutti i tipi, Grandi Paure, piccole paure, fobie… la paura degli esami, per esempio: di essere osservati, di essere giudicati, di essere trovati inadeguati. La paura di restare soli, di non essere amati. La paura di ammalarsi, la paura della sofferenza. La paura di morire.
Certo, tutte queste cose mi fanno paura. Fino a qualche anno fa chiamavo tutte queste paure “le Streghe”. Siccome sono un’ipersensibile, e ci pensavo spesso, e questa cosa mi creava dei blocchi, ho cominciato a pensare ad un modo per superarle.
Le Streghe sono brutte, cattive, fanno ribrezzo, incutono terrore. Ma cosa sarebbe mai successo se fossi diventata io, una Strega? Se mi fossi immersa nel pozzo, se avessi varcato la soglia della loro casa… guardandole in faccia… come fece Vassilissa con la Baba Jaga?

Così ho fatto… mi sono messa in cammino. Le Streghe non sono state gentili con me. Non è nella loro natura. Eppure non mi hanno distrutta, mi hanno insegnato, invece. Bruscamente, rudemente, ma in modo efficace.
Non mi sono liberata del tutto delle mie paure, ma ho imparato a metterle all’angolo. Sono sempre lì, striscianti, ringhianti… ma le guardo negli occhi e dico loro: zitte! Perché da quando sono diventata un’Apprendista Strega, so far diventare la mia faccia più brutta della loro.

Eppure ce n’è una, la più stupida, la più infantile, che ancora non sono riuscita a domare del tutto: è la paura del ridicolo. Posso sopportare molte cose, ma non di sentirmi stupida o presa in giro. Forse perché ero molto presa in giro da bambina, forse perché non so mentire e sono sempre troppo me stessa. Girarmi dall’altra parte e infischiarmene, ecco quello che vorrei saper fare… ma non l’ho ancora imparato, specie quando si tratta dei miei sentimenti. Amare chi non lo merita, impiegare il proprio tempo prezioso con qualcuno che non gli dà il giusto valore… con tutte le cose importanti che ci sarebbero da fare nella vita! Questo è da stupidi. E gli stupidi si rendono ridicoli. Quando mi rendo conto di essermi comportata così, la cosa mi manda in bestia.

Poi c’è chi mi dice che non si può sapere in anticipo se una cosa vale o no la pena di essere fatta… finché non la provi. Forse è vero… ma io mi chiedo comunque a che serve essere tanto prudenti e selettivi se il ridicolo è comunque sempre in agguato…
Non lo so: comunque, adesso che l’ho scritto, spero di aver fatto un passo in avanti per liberarmi anche di questa paura…

...

7 commenti:

  1. La paura del ridicolo è una delle mie streghe. Spesso, in certe situazioni dove sono messo alla prova, comincio a tremare, le mani, la testa, la voce. Le parole si strozzano in gola, il respiro si fa affannoso. Non so da cosa derivi. Da piccolo non mi prendevano in giro, però io me ne stavo spesso per conto mio, mi astraevo dalle cose, dalle persone, dagli amici, entravo in qualche mio mondo parallelo. Boh. Ora mi capitano situazioni dalle quali vorrei fuggire nello stesso modo, ma non posso, altrimenti scoprirebbero che sono pazzo! Per fortuna conosco il Gibba, lui è il mio talismano. Quando vedo le streghe io penso a lui che rutta sulle strade della Corsica, imprecando ai salutisti in bicicletta... In questo modo spesso le streghe vanno via, alcune volte rimangono, e sono cavoli amari...

    RispondiElimina
  2. Già... è difficile liberarsi delle streghe. Meglio cercare di conviverci...

    RispondiElimina
  3. Ancora una volta, cara Mara, mi ritrovo alla grande nelle tue parole. Penso che quella dei risultare stupida e ridicola sia la mia Grande Paura. Più di quella dei ragni, dei cavalli, della solitudine. Anzi guarda, direi che più che una paura è un terrore. E ce l'ho perchè anche io sono troppo me stessa. Non so fingere di essere quella che non sono. Sono ironica e non so nascondere la mia ironia quando è inopportuna. Ed è così sempre. Mara, ce la farò a superarla? Tu che dici? Forse dovrei solo imparare ad accettarmi per come sono..

    RispondiElimina
  4. Imparare ad accettarsi è un lavoro lungo e faticoso... prima si comincia e meglio è! Ti auguro di riuscirci, prima di me! Un abbraccio solidale!
    :-)

    RispondiElimina
  5. Il ridicolo non esiste. E' relativo. Per me è ridicolo un uovo per te è ridicola la gallina. La paura invece è reale. Ognuno ha la sua. La paura è l'istante che precede la consapevolezza della paura stessa. La paura vive nella quarta dimensione, la puoi sentire mentre sale le scale. La paura è contagiosa. La paura fa soffrire. La paura si nutre di paura. La paura non ha un inizio ne una fine. C'è sempre e sempre ci sarà. La paura è una strega che nessun rogo può bruciare. La paura più grande è quella di guardarsi dentro e scoprire qualcosa che non ci piace. La paura di restare soli.

    RispondiElimina
  6. ciao Gibba... finalmente sei arrivato! Ti aspettavo.
    :-)

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...