martedì 5 ottobre 2010

La cura

...


“Comunque sia, una cosa è certa: non posso curarmi punendo quelli che non posso guarire. Forse devo ripensare a tutta la storia dell’incendio e del suicidio. Tra l’altro devo proprio ammetterlo: non ho più tanta voglia di morire, ho voglia di rivedere madame Michel, Karuro e Yoko, la sua nipotina così imprevedibile, e chiedere aiuto a loro. Beh, certo, non mi presenterò dicendo: please, help me, sono una bambina con tendenze suicide. Al contrario, ho voglia di lasciare che siano gli altri a farmi del bene: dopotutto sono solo una bambina infelice, e anche se sono estremamente intelligente fa lo stesso, no? Una bambina che nel momento peggiore ha avuto la fortuna di fare degli incontri felici. E poi, moralmente, che diritto ho di lasciar passare tutta questa fortuna?
Boh. Non ne ho idea. In fin dei conti questa storia è una tragedia. Ci sono persone valorose, meglio così! Avevo pensato, ma poi che tristezza! Finiscono sotto la pioggia! Non so più cosa pensare. Per un momento credevo di aver trovato la mia vocazione; credevo di aver capito che per curarmi dovevo curare gli altri, solo quelli “curabili” però, quelli che possono essere salvati, invece di tormentarmi perché non riesco a salvare il prossimo. Allora cos’è, dovrei fare il medico? Oppure la scrittrice? In fondo è un po’ la stessa cosa, no?”


Muriel Barbery, L’eleganza del riccio
(traduzione dal francese di Emanuelle Caillat e Cinzia Poli)
Edizioni e/o

Amo molto questo libro, e questa pagina in particolare. Curare se stessi prendendosi cura gli uni degli altri... forse è l'unica soluzione possibile.

...

4 commenti:

  1. Anche io amo questo libro e questa scrittrice...e anche io per mestiere mentre curo gli altri curo me stessa...
    grazie Mara mi hai fatto venire voglia di rileggerlo...
    :-)

    RispondiElimina
  2. Sai che a me non ha mai ispirato per niente questo libro? E all'uscita del film ne hanno ovviamente parlato a milioni.. ma ancora non l'ho letto.
    Però... "Allora cos’è, dovrei fare il medico? Oppure la scrittrice? In fondo è un po’ la stessa cosa, no?" questa è una perla!
    E poi.. "Al contrario, ho voglia di lasciare che siano gli altri a farmi del bene: dopotutto sono solo una bambina infelice, e anche se sono estremamente intelligente fa lo stesso, no? Una bambina che nel momento peggiore ha avuto la fortuna di fare degli incontri felici. E poi, moralmente, che diritto ho di lasciar passare tutta questa fortuna?" non l'avevo ancora letto. Me piase... forse lo metto nella lista dei libri da leggere.. :)

    RispondiElimina
  3. Il film non l'ho visto... :-) ma quella del medico e la scrittrice è davvero fantastica! Ha colpito tantissimo anche me.
    Non è un libro semplice, comunque...

    RispondiElimina
  4. Io l'ho letto questo libro e devo dire che straripa di perle! Hai ragione Mara, non è affatto un libro facile. Mi aspettavo un racconto poco impegnativo sulle strane abitudini di una portinaia, ho trovato molto di più! Vorrei solo fosse stato più lungo.. ho cominciato a conoscere i personaggi e ad affezzionarmici alla fine del libro!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...