mercoledì 10 aprile 2013

Risotto al timo limone

Nella vita è importante concedersi dei piccoli piaceri quotidiani: accarezzare il proprio gatto, acquistare una piantina aromatica da mettere sul terrazzo, mangiare qualcosa di buono, preparato con cura... le cose belle non devono per forza essere costose.
Ad esempio, circa un mese fa ho acquistato per pochi euro una piantina di timo limone, una varietà di timo (Tymus citriodorus) con un meraviglioso profumo di limone, e la scorsa settimana ho pensato di usarla per preparare un risotto.
L'esperimento è riuscito, il piatto è venuto davvero buonissimo ed è facile da preparare. Vi scrivo la dose da single che ho utilizzato io, quindi per una sola persona.

Ingredienti:
olio d'oliva extravergine
scalogno
brodo vegetale
riso
vino bianco
timo limone
formaggio grana grattuggiato
sale

Non sono una cuoca e questo non è un blog di cucina, quindi perdonatemi se non scrivo la ricetta in modo professionale...
Versate in una pentola 1 cucchiaio di olio d'oliva di quello buono, con uno scalogno tritato finemente e fate soffriggere (uso lo scalogno al posto della cipolla perchè è a misura di single... così lo consumo tutto e non mi restano i pezzi di cipolla in frigo, che poi vanno sempre a male. Però se dovete preparare per 4/5 persone va bene anche la cipolla).
Aggiungete il riso (di solito io ne mangio un bel po', almeno 100 gr. perchè poi non mangio altro, ma voi regolatevi come preferite) e bagnate con il vino bianco (quale? qualsiasi, basta che non sia dolce).
Lasciate evaporare un po' il vino, poi bagnate con il brodo vegetale (in realtà, io sapete cosa faccio? una cosa che probabilmente per i cuochi veri è una bestemmia: metto un mestolo d'acqua calda, mezzo cucchiaino di dado vegetale bio e la quantità di sale per il mio riso, tutto insieme all'inizio, poi continuo ad aggiungere acqua calda fino a fine cottura).
A questo punto, aggiungete una manciatina di timo limone tritato grossolanamente. Non tagliatelo troppo, tanto le foglioline sono minuscole. Siccome adesso è primavera e i rametti sono tenerissimi, io aggiungo anche quelli, ma in estate sicuramente si induriranno e quindi bisognerà toglierli.
Continuate ad aggiungere l'acqua (o il brodo) e a mescolare con un mestolo di legno (è importante che sia di legno).
Quando è quasi pronto, aggiungete il grana a piacere. Se vi piace di più il parmigiano, usate quello, io preferisco il grana, sarà l'abitudine, boh.

Questo risotto si abbina bene a un vino bianco, secondo me. Non me ne intendo minimamente di vini, però la prima sera che l'ho provato avevo in casa un vino campano bianco che si chiama Greco di Tufo, e assieme erano favolosi...
Poi stasera che l'ho fatto di nuovo avevo un altro tipo di vino, rosso, e non si sposava altrettanto bene.

Come avrete capito il mio approccio alla cucina è piuttosto approssimativo, le mie ricette sono facili, non amo complicarmi la vita... ma non vedo il motivo di mangiare male solo perchè sono single e mangio da sola. Trattarsi bene è fondamentale, e trovo che mescolare il risotto sia terapeutico.
A me tira su il morale.
Provare per credere... e buon appetito!

PS: il mio gatto Tobin non ha posato accanto al vaso di timo limone, ma a quello dell'origano... ma è già tanto se sono riuscita a fargli almeno una foto decente!


2 commenti:

  1. Amo i risotti e credo che presto sperimenterò questa tua ricetta... giusto il tempo di procurarmi una piantina di timo limoncino :)
    P.S. Hai un micio stupendo!

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