domenica 28 aprile 2013

Scuola d'arte 1997

 In questo post pubblico i testi delle didascalie esplicative che avevo scritto a corredo della mostra di fine corso della "Scuola d'arte" di Chiampo (VI) di cui sono stata insegnante nel 1997.

Pannello dei ritratti - esposizione Scuola d'arte - Chiampo 1997

Esposizione Scuola d'arte - Chiampo 1997


foto Mara Bagatella

I DISEGNI DEI BAMBINI

"Ritratto" - Simone (6 anni) Scuola d'arte - Chiampo 1997

Il bambino ha caratteristiche psicologiche tipiche della sua età e non deve essere considerato un adulto incompleto. Ogni bambino ha inoltre delle esigenze peculiari, date dalla singolarità del proprio carattere, che si manifestano in modo diretto e genuino e che, unite alle caratteristiche proprie dell’età, gli fanno vedere il mondo in una prospettiva diversa da quella della maggior parte degli adulti.
Per questo motivo, i disegni dei bambini devono essere “letti” con una chiave diversa dalle immagini elaborate dagli adulti.
È inutile, se non dannoso, imporre ai bambini un’educazione al realismo, ovvero obbligarli a imparare a rappresentare la realtà così come la vede un ipotetico adulto medio, con colori e forme che obbediscano a regole tradizionali; tale obbligo non fa che bloccare la fantasia e la creatività del bambino.

LO SPAZIO
Esercizio di completamento - Giulia, 9 anni - 
Scuola d'arte - Chiampo 1997

L’appropriazione e l’organizzazione dello spazio da parte del bambino è una delle finalità principali dell’insegnamento dell’educazione all’immagine. Manipolando il materiale pittorico, infatti, il bambino si avvicina gradatamente alla conoscenza dei concetti di distanza, misura, ripartizione regolare dello spazio, rapporto figura/ sfondo, proporzioni.
Inoltre, dato che esiste una relazione piuttosto stretta tra controllo visivo e impulso motorio, il bambino, tramite il disegno, assume la coscienza del proprio corpo, delle proprie capacità e dei propri limiti, e impara quindi a conoscere meglio se stesso.

IL COLORE

"Albero" - Beatrice (9 anni)- Scuola d'arte - Chiampo 1997

In arte, l’uso del colore è strettamente legato all’emotività. Nei disegni dei bambini, questa caratteristica emerge con maggior forza: infatti i bambini scelgono il colore secondo criteri psicologici ed emotivi e non si preoccupano del fatto che esso corrisponda o meno alla realtà. Crescendo, il bambino comincia gradatamente a cogliere le relazioni tra colori e oggetti, fino a raggiungere, verso gli 11-12 anni, una fase “realistica”, in cui scopre il variare dei colori rispetto alla luce.
È bene non forzare il raggiungimento di questa meta, ricordando anche che in arte la validità della scelta cromatica si basa sulle implicazioni psicologiche del colore piuttosto che sull’effetto realistico.

"Il pittore" - Francesco (6 anni) Scuola d'arte - Chiampo 1997

IL RACCONTO


La creatività e la voglia di esprimersi del bambino devono essere continuamente stimolate da parte dell’insegnante.
Un valido mezzo per stimolare l’immaginazione è il racconto: una fiaba, una poesia, o anche semplicemente una spiegazione fatta in modo coinvolgente e interessante, possono ottenere l’effetto di indurre i bambini a nuove associazioni mentali.

Illustrazione della fiaba "Maria di legno" (Valentina, 9 anni)
Scuola d'arte - Chiampo 1997

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