martedì 24 gennaio 2012

sono le donne difficili a non aver dimestichezza con le chat...

...

Il furto della mia poesia "Le donne difficili" ha portato a strane conseguenze. Per poter commentare ad alcuni blog che l'avevano pubblicata con il nome di un'altra autrice, mi ci sono dovuta iscrivere, creandomi un profilo all'interno di siti che non conoscevo. 
Uno di questi era un sito di chat, di quelli in cui si cerca di conoscere gente nuova (diciamo così) e, dopo qualche giorno dall'iscrizione, ho cominciato a ricevere richieste di amicizia, messaggi ecc.
Lì per lì, lo devo ammettere, mi sono incuriosita, e sono andata a sbirciare meglio il sito, al quale all'inizio non avevo prestato molta attenzione... alcuni nickname erano esilaranti (come "lamantemaschio" o "uomobellissimo" rigorosamente senza foto...) 
I requisiti richiesti per inserire una fotografia sul proprio profilo erano piuttosto severi, il volto doveva essere riconoscibile, doveva essere presente una sola persona e via così. Anche la scheda da compilare con la propria descrizione mi ha incuriosita, c'erano una serie di definizioni impostate dal sito, e si poteva scegliere tra un elenco di risposte preconfezionate, tipo: il mio stile è sportivo, classico, grunge, raffinato eccetera eccetera. La mia cucina preferita è cinese, italiana, etnica, casalinga eccetera eccetera.

Sarei stata ancora un po' a curiosare, ma il problema era che più stavo collegata, più messaggi e richieste ricevevo e poi, plif, plif, plif, una dopo l'altra si aprivano finestre con richieste di conversazioni in chat. Inizialmente le chiudevo tutte, poi anche lì (mannaggia a me) la curiosità si è fatta più forte della prudenza. 

Gli incipit mi hanno lasciata molto perplessa. Si andava dal semplice e normalissimo "ciao" al "ciao bella" (e chi ti ha detto che io lo sia?) al "carissima! come va?" (carissima? ma ci conosciamo?).
Dopo aver scambiato qualche frase con un venticiquenne che voleva a tutti i costi una mia descrizione fisica (gli ho risposto di essere bassa, miope e con i capelli grigi) e un paio di messaggi con tipi che erano rimasti molto colpiti dalle uniche due frasi che avevo scritto (negli spazi in cui ci si poteva esprimere liberamente, che negli altri profili risultavano per lo più vuoti), ho gettato la spugna e mi sono disiscritta.
La tipa del blog ormai mi aveva risposto, assicurandomi che avrebbe corretto il nome dell'autrice della poesia (spero lo faccia davvero) e io non potevo perdere altro tempo lì. 
Lo so che vi sembrerà stupido, ma faccio una grandissima fatica a non rispondere a qualcuno che mi interpella, mi fa sentire in colpa.

Essere iscritti in quel sito presuppone la voglia di chattare con qualcuno, magari di fare amicizia e di conoscersi, quindi il mio essere on line e non dare risposta alle persone mi faceva sentire maleducata. 
Peccato. Avevevo sempre sentito parlare delle chat e dei siti per organizzare incontri, ma non ne avevo mai visto uno dall'interno, e mi sarebbe piaciuto tanto curiosare ancora un po'... ma alla fine sarebbe stata solo una perdita di tempo... è il problema di Internet: da un lato ti fa risparmiare molto tempo, se usato nel modo giusto, ma se ci si addentra per certi sentieri, te ne fa perdere molto di più...
Ad ogni modo, chissà, tutto può servire nella vita, magari in futuro avrò voglia di cercare anch'io nuove-amicizie-scopo-qualcosa-di-più...
Non si sa mai!

2 commenti:

  1. Mara, scusa, ma come hai potuto pensare di essere una donna "da chat" ( termine orrendo)?
    E' già difficile stare nella blogosfera dove bene o male devi aver qualcosa da dire e dovresti anche saperlo scrivere. Sono un uomo giovane e bello, superdotato, intelligentissimo e molto, molto benestante, libero da legami e disposto ad innamorarsi. Mi linki?

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  2. Uffaaaa... Vincenzo :-)
    lo so di non essere una "da chat" (ho tolto l'opzione anche da FB, dove al massimo mi contattavano gli ex alunni per farmi un salutino) ma purtroppo è così, ho dovuto crearmi 3 o 4 profili nuovi, in siti più o meno conosciuti, perchè altrimenti non potevo interagire con le persone che hanno pubblicato la mia poesia... MA ti confesso che comincio ad essere stanca di rincorrere "le donne difficili", spero tra l'altro di guarire presto e allora dovrò recuperare il tempo perduto al lavoro, altro che stare ore su Internet!
    Che devo fare? Tu la faresti una denuncia, al mio posto? Ci sono anche persone che non credono che io sia davvero l'autrice, vogliono garanzie (e intanto lasciano uno scritto che comunque non è farina del loro sacco, in bella vista sui loro blog. Ma io se avessi un dubbio del genere come minimo cancellerei tutto! A me sembra ci sia tanta malafede in tante persone e sono un po' depressa per questa storia... o forse lo sono perchè ho ancora l'influenza, dopo 10 giorni...

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