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Ho una ruga sulla fronte
Che è come una ferita
Un solco scavato nella terra
E non so ancora se è stato un aratro oppure
Una frana
E se vi crescerà il grano oppure
Vomiterà sassi.
Ho una ruga nuova e non so ancora
Se è una nuova strada o se un confine
Oppure la pista di atterraggio
Per nuove forme aliene
Per te
Che arrivi da così lontano
E non so ancora
Se ospite o invasore
(Mara Bagatella 15 marzo 2011)
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Ci sono spazi e momenti nei quali, entrando, ti senti ingombrante. Poi pensi che se esiste la volontà di lasciare libera di librarsi nell'etere un'emozione non è un peccato sfiorarla e leggerla attentamente.
RispondiEliminano, Vincenzo, non è un peccato :-)
RispondiEliminagrazie Mara,
RispondiEliminasto crecando di camminare in punta di piedi per contarccambiare la delicatezza che traspare dalle tue parole.
complimenti
per te che arrivi da lontano...
RispondiEliminaè davvero una poesia molto delicata, è difficile trovare parole altrettanto sensibili...
brava...
Cate
Ammiro molto la compostezza e la sensibilità di ciò che scrivi. Sembro arrivare da molto lontano ma è solo un'impressione.
RispondiEliminabeh, che dire? grazie a tutti... vorrei che mi riuscissero più spesso, poesie così, ma invece sono eventi rari...
RispondiEliminaSe vi crescerà grano oppure vomiterà sassi.
RispondiEliminaÈ stupenda, davvero. Cate ha ragione, è molto delicata, emoziona..
Ciao Mara :)