sabato 5 maggio 2012

Morire di poesia

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Deserto 2011, opera di Mara Bagatella, tecnica mista su tela
L'arte ha un potere grande, un potere sottovalutato, quello di liberare le anime. I carcerieri sono la categoria che più di ogni altra conosce questo potere e cerca di sradicarlo, di distruggerlo. Ho letto oggi un bellissimo articolo sulle poetesse afgane, nel blog di Maria G. Di Rienzo. Ne ripubblico un frammento e vi lascio il link, con l'invito ad andare a leggerlo per intero sulla pagina originale.


Landai significa “piccolo serpente velenoso” in lingua Pashto: si tratta di poesie popolari, composte da due versi, che perdono la loro origine non appena vengono recitate. Un landai non appartiene neppure a chi lo crea, le persone dicono di “ripeterlo” o di “condividerlo” anche quando è nato nella loro mente. Gli uomini possono inventare e recitare queste poesie che però, quasi esclusivamente, hanno per voce narrante una donna. “I landai appartengono alle donne.”, dice Safia Siqqidi, poeta ed ex parlamentare afgana, “Nel nostro paese, la poesia è il movimento delle donne dall’interno.” La poesia pashtun ha una lunga storia come forma di ribellione delle donne afgane. E i landai sono di solito micidiali proprio come il morso di un serpente velenoso: diretti, sboccati, concreti, arrabbiati, sensuali, buffi, tragici, vanno diritti al cuore della questione che affrontano. I matrimoni imposti, odiati e derisi tramite dettagli grafici, sono un bersaglio frequente di questo tipo di poesia.

da: Lunanuvola's blog di
Maria G. Di Rienzo


Quando ho letto questa cosa mi è venuto da pensare che questi "landai" sono un po' i twitter senza internet, le condivisioni su FB senza Facebook... un passaparola antecedente, ancestrale, antico... forse la "rete" è sempre esistita.

Alcune poesie di Nadia Anjuman le trovate cliccando qui.


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6 commenti:

  1. Ciao Mara, veramente interessante le ho linkate anche sul mio blog: i tuoi dipinti sono notevoli, questo mi piace e mi dà un senso di vita e movimento.

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    1. Grazie Enzo
      volevo comunicare con l'autrice di questo blog, ma non ho trovato ancora il modo. Mi è piaciuta davvero tanto.

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  2. infatti stiamo tornando a una forma di cultura orale che sa di antico ... paradosso dell'elettricità! ;)

    voglio i cammelli!!!!! :))))

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    1. tu vieni a trovarmi che i cammelli ti stanno aspettando! :-)

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    2. va bene, ma guarda che anch'io ho la mia truppa cammellata al seguito!!! rischi l'invasione! :)

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    3. è un rischio calcolato :-)

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