venerdì 24 settembre 2010

L'uomo dei sogni

...

(foto Mara Bagatella 2008)

Ci sono persone troppo particolari per essere dimenticate. Romano Moscon era così. Sempre in movimento, sempre con qualche pazza idea nuova in testa. Un trascinatore, e a volte era oggettivamente difficile stargli dietro.
Per diverso tempo è stato Presidente dell'AVISB, Associazione Veneta per l'Idrocefalo e la Spina Bifida.Non so esattamente per quanti anni, io ho dato una mano all'Associazione piuttosto saltuariamente, e i primi tempi, con Romano non sono stati, per così dire, idilliaci.

Lui aveva un carattere forte, ma era anche molto sensibile e timido, e questo non ne faceva esattamente un campione in capacità comunicative.
Però ha sempre lavorato per migliorare, e c'era pure riuscito, tanto che all'ultimo camposcuola a cui ho partecipato gli avevo fatto anche i complimenti, per questo.

"Sei molto migliorato dall'ultima volta che abbiamo collaborato, Romano" gli avevo detto, ed ero veramente ammirata, perchè non è affatto facile fare un simile lavoro su se stessi in età adulta, ma lui era riuscito a fare questo, oltre che ad organizzare campiscuola per ragazzi con disabilità anche gravi in tutta Italia, al mare, in montagna, persino in campeggio.

(foto Mara Bagatella 2008)

A volte le sue proposte sembravano irrealizzabili, eppure lui riusciva a convincere le persone e poi i suoi sogni diventavano realtà.
Si, aveva questa dote pazzesca, Romano, riusciva a rendere reali i propri sogni, con tanta fatica, sua e delle persone meravigliose che collaboravano con lui, con tanta testardaggine e un pizzico di follia, ma forse è l'unico modo per riuscirci.

Se n'è andato questa notte e io, che non lo vedevo da due anni, l'ho saputo subito, stranamente. Stamattina sono andata, per caso, in un posto in cui non vado quasi mai, ed ho incontrato, per caso, una persona che non vedevo da molto tempo, e quando mi ha dato la notizia ho pensato che, forse, non ero lì per caso, dopotutto...

Avrei voluto salutarlo, ma penso che vada bene anche farlo adesso, scrivendo di lui e dicendo a tutti quelli che leggeranno che esistono persone così, esternamente ruvide e poco appariscenti, ma che nascondono dentro una ricchezza inestimabile.

L'ho frequentato poco, ma è riuscito a passare un po' di quella ricchezza anche a me. Questo post è il mio modo per ringraziarlo, anche se so che lo faranno in tanti e con voci migliori della mia.
Ciao Romano, e grazie per tutto.
...

8 commenti:

  1. Questo post è comunque bellissimo! (E un po' commuovente, non è il primo che leggo qui :))
    A me fanno un po' rabbrividire e riflettere quelle cose che succedono così "per caso" che poi per caso non sono mai..
    Ciao!

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  2. Grazie Andrea, sono i post che scrivo piangendo quelli che ti commuovono, e sono contenta anche che ci siano persone come te, alle quali riesco a trasmettere i miei sentimenti.
    :-)

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  3. Ti abbraccio forte forte forte Mara! Virtualmente, si intende.. ma in questa situazione vorrei poterlo fare dal vivo.. un bacio!

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  4. Ciao Mara,
    non ci conosciamo, ma mi permetto di scriverti perchè entrambe conoscevamo una persona fantastica. Una persona, nel cui cuore trovavano forma i suoi sogni, ma soprattutto i sogni e i desideri di centinaia di ragazzi cresciuti nelle limitazioni della loro condizione. MI chiamo Fabio, vivo a Roma ed ho avuto l'onore di collaborare con Romano per diverse occasioni (Cavallino, Jesolo, San Felice Circeo, Riva del Garda). Il mio pensiero va alla famiglia, Valentina, Silavia, ma anche all'altra famiglia, l'AVISB, hanno una grande eredità da portare avanti, anzi questa eredità ce l'abbiamo tutti noi che l'abbiamo conosciuto. Mara a te grazie per aver ricordato Romano e per avermi permesso di abbracciarlo anche se virtualmente.
    Grazie Romano, e come recitava il nostro motto....VOLA ALTO!!!!!
    CIAO!

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  5. Grazie a te, Fabio... peccato non esserci conosciuti, io sono andata ad altri campiscuola, solo tre per la verità. Ma è stato un onore anche per me aver dato una mano a Romano e all'AVISB.

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  6. Romano moscon, un grande che ci ha lasciato troppo presto

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  7. Grazie Mara,
    non ci conosciamo, sono la sorella di Romano, Annamaria...anch'io come tanti altri sento tantissimo la sua mancanza, mi manca quasi l'aria all'idea che non lo rivedrò più.
    Pur conoscendolo bene non avevo capito quanto grande fosse e quanto grande fosse il suo impegno verso gli altri.
    Ti ringrazio tanto per le parole che hai scritto e per aiutarci a ricordarlo.
    Saluti
    Anna

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  8. Ciao Anna, grazie a te per avermi scritto.
    Parlare di lui sul blog è stata la prima cosa che mi è venuta in mente, perchè io non l'ho frequentato molto e non sapevo che altro avrei potuto fare per salutarlo degnamente... e poi, credo che nella nostra società abbiamo bisogno di esempi positivi, c'è troppa gente che pubblicizza la negatività, e delle cose belle, invece, di chi lavora per gli altri, di chi ci sprona ad andare sempre aventi, non si parla abbastanza.
    Romano aveva la strana virtù di trasformare i propri difetti in qualcosa di estremamente positivo. Era un gran testardo, ma ha messo la propria testardaggine al servizio degli altri, l'ha usata per fare grandi cose!
    Questa è stata una grande lezione per me.
    Un grosso abbraccio!

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