domenica 7 febbraio 2010

Senza mani

...
("senza mani" - tempera vinilica su tela - Mara Bagatella)

...


È successo d'inverno, molti anni fa.
Ero senza lavoro, senza prospettive, senza un progetto.
Beh, no, questo non è esatto.
Un progetto, un sogno, io l'avrei anche avuto, ma sembrava che non fosse possibile realizzarlo.
Le persone che incontravo, con cui parlavo, si dimostravano enormemente stupite, esterrefatte. Ma come? Nel mitico Nordest, terra di benessere, terra di “schei”, locomotiva d'Italia, come poteva essere che qualcuno non riuscisse a trovare lavoro? Era evidente che quel qualcuno (nella fattispecie: io) non avesse voglia di lavorare...
Ebbene, si.
All'epoca, la Crisi non c'era ancora, e nemmeno Brunetta per fortuna, perché io non avevo nessuna scusa, ero davvero quello che oggi chiamiamo una “bambocciona”.
Vivevo con i miei genitori e non avevo nessuna entrata, anche se a casa cucinavo, facevo la spesa, stiravo, facevo la fila in banca, in posta, dal tabaccaio, registravo le fatture...
Certo, facevo la baby sitter, seguivo tre o quattro ragazzini con problemi di apprendimento di vario genere, davo qualche ripetizione di italiano, dipingevo...


Eppure avevo la sensazione di non fare nulla, di essere inutile, di non avere nessun ruolo all'interno della società, di non servire a niente.
Fu in queste circostanze che il mio corpo si bloccò. Non tutto quanto. Solo il braccio destro, dalla spalla in giù. La mia mano destra non riusciva ad afferrare più niente, nemmeno la forchetta a tavola.
Figuriamoci disegnare o dipingere...
Avrei potuto ammalarmi seriamente, in quella situazione, ero ad un passo dalla depressione e dall'esaurimento. Ma una sera, telefonai ad una persona, che mi disse: “Perché non dipingi con la mano sinistra?”
Non sono mancina, ma ci provai... con la forza della disperazione. E siccome non avevo altri soggetti interessanti a disposizione, dipinsi un autoritratto.
Non è molto somigliante, lo ammetto, eppure mi piace molto. Sono passati anni, eppure mi trasmette ancora qualcosa, quando lo guardo. È come se lo avesse dipinto un'altra persona, un'altra Mara, ma riconosco quegli occhi, quello sguardo.
Sono occhi decisi, severi, gli occhi di chi non si arrende. Gli occhi di chi riesce a dipingere anche senza mani.
Non è più successo, da allora. Non ho più dipinto con la mano sinistra e, piano piano, quell'inverno è finito, è passato, è arrivata una nuova stagione e poi altre.


Ma ogni tanto ho bisogno di guardarmi allo specchio e ritrovare quegli occhi, perché c'è sempre un momento in cui mi abbatto e mi sento vuota e inutile. Anche stasera è successo, senza motivo apparente... così mi sono ricordata dell'autoritratto senza mani, e di un inverno che, forse, non è così lontano.
...

14 commenti:

  1. Un affettuoso ringraziamento a Sandra, la mia ex allieva che qualche tempo fa mi ha chiesto di pubblicare questo quadro... Grazie per averlo ricordato e avermelo ricordato!
    :-)

    RispondiElimina
  2. di niente mara...è stupendo è la storia legata a questo dipinto conta per te, sono contenta per questo perchè merita davvero moltissima ammirazione!

    RispondiElimina
  3. A dire la verità io sono rimasta molto stupita che tu te ne sia ricordata dopo tutti questi anni... :-)

    RispondiElimina
  4. questo conferma che non abbiamo bisogno solo di specchi ...

    RispondiElimina
  5. Le persone che abbiamo intorno sono i nostri veri specchi :-)

    RispondiElimina
  6. Accidenti, non sapevo di questo momento della tua vita!
    Devo ringraziarti però, perchè l'insegnamento è prezioso e duplice...sai, io subito avrei detto che hai dipinto la "Mara di sinistra" in un certo senso, senza nessun riferimento politico, ovviamente. Solo che le mani, come il cervello, le abitudini sono talmente radicate in noi che cambiare qualcosa in questo equilibrio può aprire voragini...o varchi inaspettati...

    RispondiElimina
  7. Il corpo risponde in maniera molto immediata e diretta a ciò che noi pensiamo, viviamo, sentiamo... ho constatato spesso questa cosa ed ho imparato ad ascoltare il mio corpo, che mi manda messaggi molto chiari su ciò di cui ho bisogno, e non solo materialmente.
    Imparare a cambiare è faticoso. Lo si fa solo sotto la spinta di un bisogno molto forte. Purtroppo a molte persone succede di non ascoltare nemmeno i segnali più evidenti lanciati dal proprio corpo, e le conseguenze possono essere devastanti...

    RispondiElimina
  8. Per averlo fatto con la sinistra, è davvero bellissimo! E poi è il suo significato ciò che conta. Questo tipo di inverni li passiamo un pò tutti. Io l'ho passato poco tempo fa come tu sai.. ora mi sono liberata di pesanti fardelli e mi sento più leggera. E sta arrivando la primavera! Un fortissimo abbraccio!

    RispondiElimina
  9. Comunque tutte le stagioni hanno i loro vantaggi.......il corpo e i sentimenti vogliono sempre dire qualcosa.......forse è così........basta voler ascoltare e allora ci giungono alle orecchie suoni straordinari e soprattutto la verità del mondo che ci circonda......
    P.S. bello il ritratto.....

    RispondiElimina
  10. E' la prima volta che commento in questo blog.
    Cara Mara come vedi mai niente è perso, anche quello che sembra un corpo nero che assorbe ogni luce ha dentro di sè una scintilla divina

    Grazie

    RispondiElimina
  11. sono io che vi ringrazio... grazie a tutti! :-)

    RispondiElimina
  12. tante mi sono sentita sola....poi ho pensato a lei e a tutti quelli che mi sono vicini e ho ricominciato a vivere....
    la solitudine mi spaventa ma o che fino a quando sarò me stessa avrò qualcuno come lei che mi sosterrà....un bacio...e si ricordi....non è mai sola...c'è sempre chi pensa a lei...cate :-*

    RispondiElimina
  13. si, lo so, Caterina... non si è mai soli, ma allo stesso tempo si è sempre soli. Bisogna imparare ad accettarlo. Quando si sta bene anche da soli è perchè si sta bene con se stessi, e questa è una grande conquista.

    RispondiElimina
  14. Già e quando si sta bene con se stessi si è se stessi con gli altri....grandisssima conquista...
    il pensare di essere sempre sola mi spaventa un po' ma crescendo capirò come bastare a me stessa... baci Cate
    P.S. non è che adesso sono sempre in compagnia anzi, ma quando sono sola non ho mai pensato di essere veramente sola e il pensarci mi angoscia un po'....

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...