mercoledì 14 luglio 2010
Enigma
Sei come il ricordo
di un cancello
nascosto da una siepe
percorsa dal brivido
di un tramonto estivo.
Grilli nel crepuscolo
e lucciole
e piedi scalzi che dondolano
da una staccionata.
Albero antico
e foglia nuova
infanzia trascorsa
accanto a ruscelli e spine
ascoltando il vento.
Sei come il caprifoglio ondeggiante
che stupisce fiorendo a maggio
e si sporge
e annuisce dicendo:
“Guardami
eccomi
sono sempre
stato qui”.
L’albero è antico, ma la foglia è nuova
ed io la vedo
per la prima volta.
Anche il ragno
che vi ricama attorno,
è antico
come pure l’ombra
verde profonda
in cui si cela.
Così sei, e così sei stato.
Prima delle tue mani
solo nuvole, o cocci di vetro.
Infanzia trascorsa
accanto a ruscelli e spine
seduta
ascoltando il vento
chiedendo
senza sapere cosa.
Mara Bagatella VI-VII 2010
...
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.
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Mara lo sai che le poesie sono frammenti di noi che diventano stelle perenni? Lo sai che le poesie non si commentano , si vivono e ci si portare via per carezzarle in silenzio. Grazie.
RispondiEliminaeh, lo so, non bisognerebbe commentarle, però il fatto di sapere che magari qualcuno le legge e che sono piaciute (o anche no) è utile all'autore!
RispondiEliminaPer esempio questa ero molto incerta se postarla oppure no, è rimasta nel cassetto per un mese (e per i miei parametri è anche poco!), poi sono andata a vedere uno spettacolo teatrale, una lettura di diversi testi sull'"Edipo", è venuto fuori il titolo... ed eccola qua.
Ragionare intorno alla poesia secondo me è affascinante, è una maniera di viverla, e non porta via niente... molto dipende da come lo si fa...