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Autore: Alphonse MuchaTitolo: manifesto pubblicitario per le cartine di sigarette Job (1897)
Tecnica: litografiaSoggetto: l’immagine è un manifesto pubblicitario.
Notizie sull’autore:Alphonse Mucha, pittore cecoslovacco, nacque a Ivancice, Moravia, nel 1860. Dopo un’educazione pittorica compiuta a Vienna e a Monaco, si trasferì a Parigi nel momento in cui veniva formandosi il linguaggio decorativo dell’Art Nouveau, alla cui definizione contribuì con uno stile inconfondibile e assai seducente: l’elemento principale è la figura femminile, sempre al centro delle sue composizioni. Per la ricchezza delle decorazioni prende spunto dalla posizione delle figure, dallo sciogliersi dei capelli, dal fumo di una sigaretta o dal panneggio degli abiti, che contribuiscono a creare una fitta serie di curve e di intrecci. La figura centrale è sempre evidenziata da una linea più pesante che ne definisce i contorni e tende ad annullare il senso dello spazio e del volume. Particolarmente curati, nei manifesti di Mucha, sono i fregi ornamentali e la progettazione del lettering, cioè dei caratteri tipografici per le scritte.
Cartellonista ufficiale di Sarah Bernhardt, per la quale preparò anche scenografie e disegnò gioielli, diventò, sullo scorcio del secolo, il più famoso creatore di manifesti di tutta Europa. Morì a Praga nel 1939.
Cosa raffigura l’immagine?L’immagine principale nel manifesto è la figura femminile, posta in primo piano. La donna ha capelli lunghi e curvilinei fra i quali si può scorgere una spilla formata da una serie di fiammiferi. In mano tiene una sigaretta che descrive nella parte superiore del manifesto delle ampie curve di fumo. In secondo piano, dietro la testa della donna, vi è la scritta “Job”, il nome della marca produttrice delle cartine di sigarette per la quale è stato commissionato il manifesto. Questa scritta è ornata da disegni simili a tessere di mosaico. Nello stesso modo è stata realizzata la cornice dell’intera immagine. Sullo sfondo compare un disegno decorativo che non è altro che il logo “Job” stilizzato. Nell’angolo inferiore destro è presente la firma dell’artista.
Come è stata raffigurata l’immagine?Il manifesto è stato riprodotto attraverso l’uso della litografia.
La donna è stata disegnata sui toni del marrone (i capelli) e del beige (pelle e vestito). Il fumo e lo sfondo hanno tonalità sul viola, mentre i simboli e il marchio sono sul verde, colore che risalta notevolmente sul manifesto. La composizione è asimmetrica; nella cornice appare una sequenza ritmica. La parte destra del manifesto, occupata dalla donna, è la più “pesante” per area occupata; questo però è compensato dai toni di colorazione chiari che la compongono. Le linee sinuose e curvilinee, descritte dai capelli, vengono riprese anche dalle linee descritte dal fumo. Esse sono in contrasto con i motivi geometrici della cornice e ricordano le forme della natura, un elemento ricorrente nell’Art Nouveau.
LA LITOGRAFIAè un procedimento di stampa che si basa sul principio dell’incompatibilità dell’acqua con il grasso. L’artista traccia il disegno con materiale grasso (inchiostro o matita) su una matrice di pietra calcarea. La pietra viene bagnata con acqua, quindi viene inchiostrata con un rullo intriso di inchiostro grasso che aderisce solo alle parti disegnate. Per la stampa si pone un foglio di carta sulla matrice e si passa il tutto attraverso una pressa. Per le stampe a colori si preparano tante matrici quanti sono i colori richiesti dal disegno.
Perché l’immagine è stata raffigurata così? Qual è la sua funzione?La funzione di questa immagine è di pubblicizzare le cartine di sigarette Job. Questa funzione è espressa attraverso lo stile dell’Art Nouveau, sfruttando la figura femminile e le linee ondulate riprese dalla natura. Lo scopo del manifesto è di invitare le persone a comprare le cartine Job, per questo nell’immagine vengono unite la bellezza espressa dalla donna con il fumo della sigaretta. Si vuole far intuire all’acquirente che “Job” è sinonimo di eleganza.
Scrivi pochisssimo ma sono certo che vivi moltissimo e attentamente. Se puoi cancella il link MINIMALIA dal tuo blog roll.
RispondiEliminaLa mia città natale è piena di itinerari art noveau ed io ci sono dentro fino al midollo. Ciao
hai ragione Enzo, sto vivendo una fase particolare della mia vita, ed è troppo presto per scriverne... comunque mi sta prendendo moltissime energie. Minimalia cancellato, come richiesto. Stammi bene!
RispondiEliminaPS: vorrei tanto vivere in una casa in stile Liberty... è uno dei miei grandi sogni!
In via XX Settembre a Palermo forse ci sono degli appartamenti disponibili a palazzo Dato; ci passo davanti spesso. Trovi informazioni in rete...e sempre se vuoi aggiungi QUESTO LINK. Stammi veramente bene.
EliminaEnzo
Enzo... non lo hai messo il link! :-)))) riprova, dai... oppure mandamelo via mail!
EliminaBaci!
Comunque dubito che mi trasferirò mai a Palermo... forse in un'altra vita... una volta avrei detto "quando andrò in pensione, forse" ma ho perso le speranze di andare in pensione!
RispondiEliminaSono in possesso del manifesto di Mucha sopra citato. Credo che la mia sia una riproduzione. Sto' preparando la cornice, ma non in stile liberty, ma un po' pazzerella (fuxia e viola). A Torino (al colle della maddalena) c'è il ristorante il BRIC. Il prorpietario è un patito del Liberty, ed il locale è tutto stile Liberty. E' molto belle, se ti capita vacci.
RispondiEliminaCiao, Aldo.