Ho smesso di farlo l'anno in cui mi sono ammalata di leucemia.
Non me la sentivo di descrivere come l'avevo trascorso, e la cartella in cui conservavo sotto forma di files tutte le analisi del sangue e del midollo osseo, erano già un resoconto più che sufficiente per me.
Così anche l'anno successivo, e quello dopo ancora, sono rimasti senza resoconto finale.
Ormai avevo perso un'abitudine durata all'incirca un decennio.
La mia vita era cambiata, profondamente.
Anche con l'amica alla quale avevo spedito i miei ricordi per tutti quegli anni avevo perso la sintonia e la complicità.
Però mi dispiaceva moltissimo.
Amo molto i diari e le memorie, anche se sono faticosi da scrivere.
So che la mia vita non è una di quelle memorabili, ma che importa? Se anche una sola persona al mondo la trovasse interessante, credo sarebbe importante lasciarne una traccia per quell'unica persona.
Inoltre, scrivere e ricordare le piccole o grandi cose che mi sono successe serve per prima cosa a me: è sempre stata un'abitudine utilissima, che mi ha evitato per tanti anni di dover andare in analisi, e che, quando mi è successo di doverci andare per forza, ha reso molto più veloce e agevole il mio recupero, dato che avevo da tempo appreso a scandagliare da sola i miei recessi più nascosti.
Perciò, eccomi qui, a tentare di riprendere un'abitudine persa, a riannodare un filo tagliato.
E, siccome qui in Internet chiunque può leggere il mio diario, ho pensato di fare questo resoconto attraverso delle immagini.
In questo modo potrò ricordare senza troppe parole, tenendo i pensieri più privati soltanto per me.
Iniziamo, dunque, con una foto di gennaio 2014.
Gennaio 2014 |
Gennaio è un inizio. Per questo ho scelto la foto dei miei vasi di fiori.
Guardare un germoglio che cresce è molto istruttivo. Ci insegna che i cambiamenti sono lenti, ma inesorabili. Che il tempo non si può fermare. Possiamo solo decidere come impiegarlo.
Febbraio 2014 |
Questi personaggi li dovrei inserire ogni mese, a dire il vero, perché loro ci sono sempre... Sono io a non esserci abbastanza per loro, e questa è una delle cose che mi pesano di più della mia malattia. Arriva un momento in cui dovrebbero essere i figli a prendersi cura dei genitori, invece loro ancora mi accompagnano alle visite mediche. Mi consola il fatto che non si prendono cura soltanto di me, ma di un sacco di altre persone.
Marzo 2014 |
Per marzo ho scelto questa foto, perché è molto indicativa di come io mi sento per la maggior parte del tempo: un vulcano di idee senza la forza di portarne a termine nemmeno una.
A marzo l'herpes zoster mi ha costretta a stare a casa, così, per passare il tempo ho iniziato a decorare questa cassettiera. Sono riuscita a finirla solo a luglio... per mesi è rimasta così, in soffitta, colorata soltanto a metà.
Aprile 2014 |
Ad aprile stavo un po' meglio, sono perfino andata a Vicenza ad accompagnare i miei alunni alla mostra "Verso Monet" in Basilica Palladiana.
Il tempo è stato bello, in primavera, ho molte foto di fiori e cieli azzurri scattate durante le passeggiate domenicali. Però, qui ho deciso di mettere un'immagine presa in Piazza dei Signori, con dei ragazzini che, meraviglia! si sanno ancora incantare davanti ad un giocoliere.
Maggio 2014 |
Di maggio ho scelto questa immagine un po' particolare, si tratta del camino di una vecchia casa a Chioggia. Ci sono stata una domenica, con una persona speciale che non posso fotografare mai e di cui non posso parlare in Internet.
Non è che sia un segreto, il fatto che ci frequentiamo, è solo che lui ha un brutto rapporto con Internet, e a dire la verità non ha nemmeno tutti i torti. Quindi evito di pubblicare o raccontare le parti della mia vita che hanno a che fare con lui, cioè la maggior parte.
Ed ecco (in parte) spiegato come mai pubblico così poco sul blog.
Ad ogni modo, grazie di esserci, mio Luther Blissett... grazie di supportarmi e sopportarmi. Grazie di volermi bene e di insegnarmi tante cose.
Anche se a volte litighiamo, anche se a volte non è facile, anche se a volte vorrei che tu fossi più maturo. So che fai del tuo meglio.
Anche io faccio del mio meglio.
Non sempre è abbastanza, ma nessuno è perfetto.
Giugno 2014 |
Adoro questa foto e non vedevo l'ora di avere un'occasione per pubblicarla. Scattata una domenica di giugno, nei pressi di Rosolina Mare.
Quel giorno, a livello emotivo è successo un po' quello che si vede in foto: ogni cosa può essere vista da diverse angolazioni.
Ogni medaglia ha due lati, ognuno di noi ha la sua ombra, o riflesso, o lato nascosto.
E così è per ogni fatto, ogni storia, ogni rapporto... per ogni su c'è sempre un giù, per ogni men c'è sempre un più...
Luglio 2014 |
Mi sono seduta accanto a loro per un'ora abbondante, mentre lui componeva sul momento un bellissimo ciondolo in rame che avevo deciso di acquistare. Una coppia stranissima, in perfetto stile "figli dei fiori" come io avevo visto soltanto nei film.
Lo ammetto tranquillamente, mi sono fermata e mi sono fatta fare quel ciondolo solo per avere la scusa di rimanere accanto a loro per un po' e poterli osservare. Mi hanno trasmesso una sensazione dolce e amara allo stesso tempo: si, perché ero cosciente di avere di fronte a me non solo delle persone, ma i simboli viventi di uno stile di vita lontanissimo dal mio, che mi attraeva e mi respingeva insieme.
Un'opera d'arte vivente, molto più vera delle modelle dipinte che mi circondavano in quel momento.
Agosto.
Una delle cose più belle che ho visto nel 2014 è stata la Costa d'Alabastro presso Étretat.
La foto ideale per rappresentare settembre dovrebbe essere una foto scolastica, ma non posso pubblicare le immagini dei miei alunni, quindi ho scelto una foto delle mie vacanze in Normandia che però ho scattato proprio pensando a loro.
Questo è il portale del transetto sinistro della cattedrale di Chartres, splendidamente restaurato. Pensate che quello destro, non ancora ripulito, è tutto nero.
Nei giorni in cui mi trovavo a Chartres non mi sono divertita affatto. Ero sfinita, stanchissima, stavo proprio male.
Nemmeno la bellezza del luogo mi consolava.
Però continuavo a fotografare, pensando ai miei alunni, e alle lezioni sull'arte gotica che avrei potuto rendere più vive dicendo loro di aver visto questi capolavori con i miei occhi.
E anche questo è amore, mi sa.
Ottobre: ogni anno, da circa 8 anni, i miei genitori organizzano un concerto. Un piccolo concerto di musica sacra. A volte riesce meglio, altre volte meno. Da quando c'è la crisi si fatica a trovare gli sponsor e quindi gli artisti.
Meno male che Amalia Scardellato viene sempre, anche se il compenso non è adeguato alla sua bravura... ma lei è affezionata ai miei genitori e viene a cantare soprattutto per affetto.
Ottobre non sarebbe ottobre senza sentire almeno una volta la sua voce armoniosa e cristallina.
Amore e bellezza riescono a far muovere alcuni tipi di persone, così come la ricchezza e il potere riescono a farne muovere altre... e l'odio altre ancora.
Questo mi fa pensare che, alla fin fine, non c'è nulla di più solido e reale dei sentimenti, nella nostra vita.
E questo vale per tutti.
Per novembre ho scelto una semplicissima foto autunnale, scattata una delle poche volte che sono riuscita ad uscire, Sono stata ammalata parecchio (tanto per cambiare) quindi non ho fatto un granché questo autunno.
Un'opera d'arte vivente, molto più vera delle modelle dipinte che mi circondavano in quel momento.
Agosto 2014 |
Agosto.
Una delle cose più belle che ho visto nel 2014 è stata la Costa d'Alabastro presso Étretat.
Il tempo, fortunatamente, quel giorno era magnifico, ed io
ero così rapita dalla bellezza del luogo da riuscire ad inerpicarmi su per la
scogliera, fino in cima. Non avrei mai pensato di riuscirci, ma andando piano
piano ce l'ho fatta. Dicono che l'amore faccia superare ogni ostacolo: nel mio
caso, l'amore per la bellezza.
Settembre 2014 |
La foto ideale per rappresentare settembre dovrebbe essere una foto scolastica, ma non posso pubblicare le immagini dei miei alunni, quindi ho scelto una foto delle mie vacanze in Normandia che però ho scattato proprio pensando a loro.
Questo è il portale del transetto sinistro della cattedrale di Chartres, splendidamente restaurato. Pensate che quello destro, non ancora ripulito, è tutto nero.
Nei giorni in cui mi trovavo a Chartres non mi sono divertita affatto. Ero sfinita, stanchissima, stavo proprio male.
Nemmeno la bellezza del luogo mi consolava.
Però continuavo a fotografare, pensando ai miei alunni, e alle lezioni sull'arte gotica che avrei potuto rendere più vive dicendo loro di aver visto questi capolavori con i miei occhi.
E anche questo è amore, mi sa.
Ottobre 2014 |
Meno male che Amalia Scardellato viene sempre, anche se il compenso non è adeguato alla sua bravura... ma lei è affezionata ai miei genitori e viene a cantare soprattutto per affetto.
Ottobre non sarebbe ottobre senza sentire almeno una volta la sua voce armoniosa e cristallina.
Amore e bellezza riescono a far muovere alcuni tipi di persone, così come la ricchezza e il potere riescono a farne muovere altre... e l'odio altre ancora.
Questo mi fa pensare che, alla fin fine, non c'è nulla di più solido e reale dei sentimenti, nella nostra vita.
E questo vale per tutti.
Novembre 2014 |
Dicembre 2014 |
A dicembre 2014 c'erano ancora le rose fiorite. Incredibile, no?
Eppure... eccole, guardate che miracolo: senza nemmeno una foglia ma rosse, altere e bellissime.
Poi, dopo Natale ha nevicato, e sicuramente si saranno arrese anche loro, ma sono resistite abbastanza da permettermi di cogliere questa immagine, e di guadagnarsi tutta la mia ammirazione e il mio rispetto.
Prendiamo esempio da loro.
Io cercherò di farlo: questo è il mio proposito per l'anno nuovo, l'unico che mi sento di fare.
Resistere, tenere duro, donare bellezza fino a quando si può. Il più a lungo possibile.
Buon Anno.
Mara, mi hai fatta piangere.Questo è in assoluto uno dei post più belli e più veri che io abbia mai letto in rete.Leggerlo mi ha dato tanta carica, tanta forza.Ti ringrazio.Ti abbraccio.Infiniti auguri per tutto, di cuore.
RispondiEliminaSusanna, detto da te è un complimento meraviglioso. Grazie. Anch'io ti abbraccio forte.
RispondiEliminaTempo fa ho inviato a Mara una mail che pare abbia suscitato emozioni in lei, credo esattamente come é stata per me la lettura di questo post.
RispondiEliminaTi abbraccio forte. Auguri Auguri Auguri
Ci avevo pensato qualche mese fa, forse sta male ed io sto qui come un minchione in silenzio. Stamattina sistemando questo blog risolutivo e spulciando tuti i miei vecchi contatti ho pensato naturalmente a te: arrivo e sono trascorse cinque settimane… Ti scrivo con le lacrime agli occhi perchè leggerti adesso mi ha commosso, sei esattamente la sensazione che avevo percepito anni fa quando ti incrociai per la prima volta.
RispondiEliminaTi voglio bene, scusami ma no so dirti altro. Un abbraccio-
Enzo Rasi