Copertina del blog dell'autunno 2009 |
Questo è il pensiero che spesso mi assilla mentre scorro i link più recenti sulla mia bacheca di Facebook.
Mi fa sentire in colpa, ma non riesco a farci niente.
Nel 2009 ho aperto il mio blog per comunicare, per condividere, per esprimere pensieri, sentimenti e convinzioni, e ora queste stesse cose le faccio molto più velocemente e con maggiore facilità attraverso Facebook. Negli ultimi due anni il mio modo di utilizzare "La Casa sulle zampe di gallina" è molto cambiato: se all'inizio serviva soprattutto per pubblicare poesie, illustrazioni, fotografie, sia mie sia di altri autori, negli ultimi mesi l'ho sfruttato molto di più ad uso scolastico, mettendo in rete le lezioni di storia dell'arte e i lavori dei miei allievi.
Molti degli argomenti che mi stanno a cuore, come il tema della violenza di genere, il problema gravissimo della pedofilia, oppure alcuni argomenti riguardanti politica, società, educazione, scuola, li discuto quasi sempre sul mio profilo di Facebook, dove è più facile avere un riscontro immediato, aprire una discussione, scambiare pareri con una cerchia di "amici" che, per quanto vasta sia, è pur sempre sotto controllo, e questo è un grosso vantaggio.
Tuttavia il social network più utilizzato al mondo, ha anche dei limiti innegabili...
A volte sembra concepito per esaltare le peggiori caratteristiche dell'umanità.
La velocità della fruizione non incoraggia certo la qualità. Cliccare "mi piace" e "condividi" è molto più semplice e sbrigativo rispetto alla costruzione di un proprio pensiero attraverso l'uso della parola scritta.
Anche la comunicazione attraverso immagini è spesso scadente, e molto spesso sconfina nel plagio.
Insomma, per farla breve, sento il bisogno di tornare ad un ritmo meno serrato, meno frenetico, perchè se voglio scrivere un testo che superi le cinque righe, io ho bisogno di pensarci.
Sono lenta, questo l'ho sempre saputo...
Ma, dopo aver utilizzato Facebook in modo intensivo negli ultimi due anni, e averne un po' compreso i meccanismi, sono arrivata alla conclusione che gli esseri umani, in generale, sono lenti nell'uso del pensiero, quanto me e anche di più.
Solo che non lo sanno.
E così corrono, si sbrigano, parlano, digitano, cliccano sempre più velocemente... mentre il loro cervello rimane indietro.
E le baggianate, le stupidate, le bolle di vuoto assoluto, si moltiplicano, si ammucchiano. Le bufale, le catene di S. Antonio, prolificano, impazzano, invadono il web.
Distinguere la verità dalla menzogna diventa sempre più difficile.
Non c'è che un rimedio: la lentezza.
Intendiamoci bene, non ho alcuna intenzione di rinunciare all'uso di Facebook, lo trovo un mezzo straordinario e nonostante tutto mi piace sempre moltissimo... ho solo deciso di moderarne l'uso, e spero di riuscirci proprio attraverso il blog.
Proverò ad utilizzare entrambi i mezzi, collegandoli l'uno all'altro, cosa che molti blogger stanno facendo già da molto tempo.
Non so ancora cosa accadrà, vedremo. Intanto, se volete seguire questa sperimentazione con me, potete visitare la pagina e cliccare "mi piace"...
https://www.facebook.com/casasullezampedigallina
Ah, ah, ah ... e in nome di chi ha rinunciato al tasto col pollice in su, non posso far altro che dire MI PIACE. Grazie Mara.
RispondiEliminaBuongiorno Professoressa,
RispondiEliminaa me e alla mia famiglia è piaciuto tanto il suo blog...scrivendo ciò,logicamente,capirà che l'ho visto :)
Ioana Avram
bravissima Ioana! hai visto che è semplice? :-)
EliminaIl suo blog è molto carino
RispondiEliminaCi vediamo domani
Compaore alima