martedì 31 dicembre 2013

Apprendista... nikonista!

Ho appena pubblicato un post serio, mi va di pubblicarne anche uno più leggero... questo Natale mi sono regalata la macchina fotografica nuova.
Era da tanto che la volevo, anzi, ormai ne avevo anche bisogno, perchè quella precedente non funzionava più tanto bene, la batteria è andata, e il modello era vecchio... un amico più esperto mi ha consigliata, così eccomi con la mia nuova Nikon D3100.
Non è tra le migliori, lo so, ma è quella che potevo permettermi (e pure con un po' di fatica), comunque rispetto a prima ho fatto un salto di qualità impressionante!
La nuova copertina del blog ne è un esempio.
A voi anche qualche foto dei miei gatti Tobin e Camomilla... che vi augurano sonnacchiosi auguri di Buon 2014, possibilmente senza botti di Capodanno, che a loro fanno tanta paura! (e anche a me)

... cosa guardi, Camomilla?

Occhioni di giada

Sonnellino?

Tobin

Miscellanea augurale di fine anno


Come farvi gli auguri per un nuovo anno migliore di quello appena trascorso?
Magari raccontandovi qualcosa di come ho passato il mio: il 2013 è stato nettamente migliore rispetto al 2012, ma ci voleva poco. Nel 2012 infatti mi sono ammalata di leucemia mieloide cronica.
Ho trascorso praticamente tutto l'anno tra analisi, prelievi, medici, ospedali, tabelle di medicinali da prendere, burocrazia per ufficializzare il mio nuovo stato di invalidità al 90%.
Si, insomma, non è stata una passeggiata.
Alla fine ero sfiancata, e nonostante i buoni risultati ottenuti grazie ai farmaci, da un punto di vista psicologico ero a terra.

L'anno 2013 è stato un anno di lenta ripresa, di accettazione e di consapevolezza.
La mia malattia è cronica, e me la terrò per tutta la vita. Ha cambiato radicalmente la mia esistenza, mi ha costretto ad adottare altri ritmi, molto più blandi, però non ne morirò.

Anch'io sono viva grazie alla ricerca medica, come quella ragazza, Caterina, che ha scatenato una bufera sui social network per aver espresso, per una volta tanto, una cosa che dovrebbe essere ovvia e banale; per aver prestato la sua faccia allo scopo di rendere concreto e palpabile il senso della ricerca scientifica, il suo scopo e la sua utilità.

Qualcosa alla quale siamo talmente abituati da renderla, purtroppo, scontata... e inaspettatamente, lontana.

Infatti, da tutta questa faccenda è emersa un'incongruenza che stiamo pericolosamente sottovalutando: più diventa tecnologico e complesso il mondo in cui viviamo, più la gente comune si scolla da questa complessità, la rifiuta, la rinnega, la disconosce.

Nonostante nessuno si sogni di rinunciare alle facilitazioni e alle comodità che ci derivano dalla ricerca scientifica e dal progresso, la gente non ne riconosce più la fonte: come quei bambini che, non avendo mai visto una mucca, credono che il latte venga fabbricato direttamente nei supermercati.

Per questo motivo, per il nuovo anno non vi auguro nè la salute, nè la prosperità, nè la fortuna, nè la tranquillità.
Ciò che vi auguro (e che auguro a me stessa) è di trarne saggezza, evoluzione e crescita.
Di imparare qualcosa di nuovo e di non perdere le conoscenze già acquisite. Di rallentare i ritmi, di respirare adagio, non perchè vi siate costretti, come è capitato a me, ma per vostra scelta consapevole.

Buon Anno 2014 a tutti voi.
Mara


venerdì 27 dicembre 2013

Auguri di un Futuro migliore...

... da parte di Chelsea, nuova Sindaca dodicenne della scuola di Trissino (VI) ...
Credo che questa bella immagine sia la migliore possibile per augurare a tutti quanti un nuovo anno, un periodo, una storia migliore...
Un Futuro Migliore.



venerdì 20 dicembre 2013

Progetto "Consiglio Comunale dei ragazzi"

il simbolo del "Partito degli Inimitabili" con candidata Sindaco Chelsea Ani, vincitrice delle elezioni 2013
Sono particolarmente orgogliosa di annunciare che il nuovo Sindaco dei ragazzi di Trissino ha un volto femminile e per giunta nero!
Non che tenessi a lei in particolare, devo dire che tutti, ma proprio tutti i ragazzi che hanno partecipato al progetto hanno lavorato con grande impegno e serietà, e ci hanno messo un entusiasmo che, sinceramente, non mi aspettavo...
Ma la vittoria schiacciante di Chelsea, votata da un allievo su tre della Scuola Media di Trissino, spero insegnerà qualcosa agli adulti, politici e non.

Tanto per cominciare, questi ragazzi hanno dimostrato di essere MOLTO più avanti degli adulti... in Italia, di "nuovo", in politica, non sanno che proporci un Renzi, un Alfano... un Salvini!!! Gente che forse sarà giovane anagraficamente, ma a me, da un punto di vista politico, sembrano assolutamente in linea con le idee della vecchia politica...

Gente, i nostri ragazzi sono già su un altro pianeta!
Su otto liste che si sono presentate, ben cinque avevano candidato a Sindaco delle ragazze... e senza fare alcun cenno alle pari opportunità. Non ce n'è stato alcun bisogno, i ragazzi, autonomamente, si sono scelti i candidati, hanno steso i programmi, si sono disegnati i simboli; insomma, hanno fatto tutto da soli.

L'apporto degli insegnanti è stato semplicemente di spiegare loro le regole secondo le quali si doveva svolgere il tutto, e di fare da garanti in modo che ogni cosa si svolgesse in ordine e con metodo. Per tutto il resto, i ragazzi hanno fatto da soli.

L'affluenza alle urne è stata altissima.
Schede bianche e nulle sono state pochissime.
Lo scrutinio, curato dagli alunni delle classi terze, si è svolto con efficienza e ordine, mi spiace soltanto di non poter pubblicare le foto, in quanto i protagonisti sono tutti minorenni.

Sono piccoli segnali, ma secondo me, importanti. Dobbiamo avere più fiducia nei giovani, essere più attenti e rispettosi delle loro esigenze.

Guidarli, ma non soffocarli, nè tarpare loro le ali... sono il nostro futuro, non possiamo permetterci di ignorarli.
Ora il progetto andrà avanti, verrà formato un "Consiglio Comunale dei ragazzi" che presenterà le proprie proposte alla vera Giunta comunale di Trissino (VI).
Buon lavoro ragazzi! 

giovedì 19 dicembre 2013

L'amore

foto: Mara Bagatella

martedì 5 novembre 2013

Halloween e i moderni inquisitori

fotogramma da "La sposa cadavere" film di animazione di Tim Burton

In concomitanza con la festa di Ognissanti, che oramai quasi tutti chiamano Halloween, abbiamo assitito al dilagare di commenti di ogni tipo su questa ricorrenza e sul modo di festeggiarla.
Stupisce quanto un argomento apparentemente di poca importanza, come una festa popolare, divida le persone in fazioni, talvolta molto agguerrite.
In particolare, ho letto su Internet messaggi davvero inquietanti provenienti da movimenti religiosi cristiani, cattolici e non, dai toni decisamente inquisitori e intolleranti.
Halloween è davvero una festa "diabolica" come si può leggere su diversi siti, uno per tutti, la pagina Facebook di don Gabriele Amorth, il famoso prete esorcista?
Abbiamo davvero bisogno di esorcizzarla con flash mob come quello suggerito dal sito "cristiani.info" in cui una bionda signora biancovestita invita a girare per le città offrendo ai passanti "dolcetti e versetti" (biblici)?
Quali sono le vere radici di una festa da molti disprezzata perchè "di importazione"?

Io credo che, dal Medioevo ad oggi, il vero male che non ha mai cessato di tormentarci, è sempre stato uno solo: l'ignoranza.
Ecco allora che due righe scritte da una persona ferrata in materia, possono aiutarci a sbrogliare la matassa: l'articolo che vi invito a leggere è di Giulia Roncari, dottoressa in lettere moderne, che si è laureata con una tesi un po' particolare: la morte vista attraverso i riti e le superstizioni.

HALLOWEEN (di Giulia Roncari)
Certo, la notte del 31 ottobre, può esserci qualche idiota che decide di approfittare dell’atmosfera per riti satanici, inni al diavolo e via dicendo, ma per la maggior parte delle persone, a quanto ho avuto modo di vedere anche quest’anno in giro, Halloween è una scusa per far festa, magari mascherarsi, e per i bimbi rimpinzarsi di dolci.
Non che mi piaccia in realtà questo evento così come si presenta, frutto di una “oltreoceanica” operazione di marketing, ma non è questo il punto: quale festa, ormai, non è stata ancora mercificata? Tutti a dire che è una festa importata….forse ci dimentichiamo da chi è stata popolata l’America. Ci sta solo ritornando ciò che ci apparteneva, ovviamente svuotato del valore originario e strascicato in una forma stilizzata di rito, divenuto semplice folclore.
Prendendola molto alla lontana, all’epoca dei Romani esisteva una forte connessione tra i vivi e gli spiriti dei defunti. A febbraio si celebravano i "parentalia" o "feralia", feste in onore dei defunti, in cui si pensava che gli spiriti degli antenati ritornassero a vagare sulla terra; per non irritarli venivano portate libagioni e offerte votive alle tombe e allestiti banchetti.
Non solo il mondo greco-romano, ma anche le culture nordiche e quelle medio-orientali (vedi la stessa Bibbia) condividevano un retroterra culturale che ammetteva la presenza degli spiriti (non necessariamente negativi).
Le testimonianze di apparizioni di spettri e fantasmi hanno un notevole incremento nel Medioevo: non che esistessero di per sé, è la memoria dei vivi a tenerli ancora ancorati a questo mondo, quando il vuoto della morte non riesce a essere colmato la presenza ritorna, ma in modo irrelativo e allucinato, come spettro appunto.
Qualunque motivo impedisse l’andamento naturale della dipartita, compresa la serie dei conseguenti riti di sepoltura, portava a una morte “irrisolta” e quindi un mancato distacco da parte dei vivi dall’anima che si interponeva così fra i due mondi.
Fu la Chiesa a demonizzare tali visioni (S.Agostino in primis), tacciandole come opera del maligno che crea allucinazioni e manipola la mente, ma come giustificare allora le apparizioni di Santi, a monaci, vescovi, re, ecc? Semplice, la loro garanzia di veridicità era data dal loro stesso status: il calibro del sognatore non ammetteva dubbi sull’affidabilità dell’apparizione di origine in quel caso divina.
Tuttavia fu proprio la Chiesa a trarne vantaggio, quando con l’istituzione del Purgatorio nel XIII secolo, facevano comodo tutte quelle anime che necessitavano di messe, suffragi, offerte, per trovare finalmente pace e raggiungere il Paradiso. Nacque una vera e propria “economia della salvezza”.
Ma ritorniamo ad Halloween. Sempre nel Medioevo non erano solamente le singole anime dei defunti ad apparire, ma frutto di una più profonda stratificazione culturale, strettamente legata al mito, esistevano visioni di intere schiere di anime, sante o dannate a seconda dell’occasione.
La maggior parte delle volte erano assimilate al mondo ctonio, e assumevano quindi connotati aggressivi e infernali. Queste schiere in particolare hanno un forte legame con i rituali che prevedono maschere (già i fantasmi presso i romani si definivano "larvae", dal doppio significato di “fantasma” o “maschera”, ma in molte lingue e culture il termine che designa la maschera è legato al regno dei morti), in quanto l’unico modo per rappresentare l’Altro nella morte, e al tempo stesso proteggere la propria identità dall’annullamento era quello di mascherarsi.
Una grande vastità di feste rituali, che comprendono un’area geografica europea vastissima, prevedevano l’uso delle maschere (dallo charivari, al carnevale, ai riti di iniziazione… in ognuno di questi la maschera assumeva il significato di Alterità, con diverse accezioni, ma sempre per diventare Altro).
Un esempio calzante riguarda le questue compiute dai ragazzini, spesso mascherati, nel periodo tra Natale e l’Epifania, che giravano di casa in casa a chiedere dolci o piccole somme di denaro in cambio di canzoni o filastrocche; nel caso di un rifiuto scattavano maledizioni e improperi. Erano numerose le usanze simili, in tutta Europa. Come non paragonarli ai bambini nella notte del cosiddetto Halloween (dolcetto o scherzetto)?
Non è stata forse la Chiesa a intromettersi nelle feste religiose che esistevano dalla notte dei tempi, e non riuscendo a estirparle, le ha semplicemente inserite nel calendario liturgico dedicandole a qualche santo o al compleanno e alla morte di Gesù?
Non è Ognissanti che ha assunto connotati demoniaci, al contrario è un rito religioso, che esisteva ancor prima del cristianesimo, in onore dei defunti, che è stato spogliato del suo significato originario, per dare una ripulita alle tombe una volta l’anno e scagliare occhiate torve alle ragazzine in giro di notte vestite da strega.

Se siete interessati ad approfondire la questione:
JEAN CLAUDE SCHMITT: “Religione, folklore e società nell’Occidente medievale”, “Spiriti e fantasmi nella società medievale”, “Medioevo superstizioso”.
CARLO GINZBOURG: “Storia notturna. Una decifrazione del sabba”
JAQUES LE GOFF: “La nascita del Purgatorio”
MICHEL VOVELLE: “La morte e l’occidente”

sabato 19 ottobre 2013

Già molte volte ti dissi addio

Foto Mara Bagatella

Già molte volte ti dissi addio
ma non era che un eterno "arrivederci".

Adesso, finalmente, riposa
cullato dalle messi
che tu stesso hai seminato.

Ogni granello d'amore
ha avuto la sua fioritura.

La prossima volta che ci rivedremo
ricorda di sorridermi
con lo stesso sorriso che ricordo,
e con le stesse braccia stringermi.

E con le mani che conosco
in ogni loro strada, monte e valle,
con quelle mani che erano il Paese
in cui ho abitato,
guidami,
là dove saremo,
tutti quanti,
ancora insieme.

Mara Bagatella, 19 ottobre 2013

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.

sabato 28 settembre 2013

Dio fa qualcosa - Il gobbo di Notre Dame

Come promesso, ecco il secondo video creato per lo spettacolo "Il gobbo di Notre Dame" lo scorso anno scolastico.

Anche questo video è stato creato da me, utilizzando i disegni dei miei alunni di seconda media, sezioni A, C e D, nell'anno scolastico 2012/13, per lo spettacolo recitato dai ragazzi della classe II D. 

Regista dello spettacolo è stata la professoressa di lettere, Barbara Carlotto, che ha utilizzato come spunto il film d'animazione della Disney del 1996.
In questo brano, "Dio fa qualcosa", la zingara Esmeralda, prigioniera all'interno della cattedrale di Notre Dame, canta una commovente preghiera... i disegni dei miei alunni sono ispirati a questa scena e all'ambiente in cui si svolge, la chiesa gotica, con le sue vetrate e i bassorilievi in pietra...



 

mercoledì 11 settembre 2013

Jane të vështira ato gra (Le donne difficili)



Questa sera un nuovo amico mi ha fatto un regalo inaspettato: la traduzione, in lingua albanese, de "Le donne difficili".
Il signor Eldi Mar ha anche creato il video che ho pubblicato. 
Questa sorpresa mi ha davvero commossa e stupita.
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Jane të vështira ato gra që kanë më tepër dashuri për të dhënë, por nuk ja dhurojnë gjithkujt.
Ato që flasin kur kanë diçka për të thënë.
Ato që kanë mësuar të mbrojnë veten dhe të tjerët.
Ato që kërkojnë gjithmonë dhe më tepër.
Janë gra të vështira ato që dallojnë buzëqeshjen e njerëzve të mirë nga ata të këqinj.
Ato që nuk lodhen kurrë së kërkuari dikë që ja vlen, ata që kanë vlerë.
Janë gra të veshtira ato që ndiejnë dhimbjen e të tjerëve.
Ato që kanë shpirtin në afërsi të lëkurës.
Ato që shikojnë me mijëra sy të fshehur.
Ato që ëndërrojnë ngjyrat.
Janë gra të vështira ato që njohin njëra-tjetrën
Janë ato që kur jeta nuk ka asnjë shije, i japin shije vetë jetës!

(Mara Bagatella - traduzione di Eldi Mar)

lunedì 9 settembre 2013

Vacanze 2013

Visitare quartieri incredibili non segnalati nella Guida della città
Quest'anno ho fatto delle vacanze davvero speciali, durante le quali ho fatto un sacco di nuove esperienze.

 
Bere una Guinness in un pub londinese...
Ad esempio, ho letto un libro "in tandem" con un amico (lui leggeva a me e io leggevo a lui). Non era un libro particolarmente bello, ma bella è stata l'esperienza.


Fare shopping in posti strani
Ho mangiato cucina cinese, giapponese, indiana, greca, inglese e spagnola, tutto nella stessa settimana... non indovinerete mai quale di queste mi è piaciuta di più!


Sono stata nei musei più belli del mondo, ho fatto pennichelle distesa sui prati dei parchi pubblici, mentre accanto a me donne arabe, o forse turche? sorseggiavano il the sedute sull'erba.



Sentirsi Dea del Partenone
Sono stata in un centro commerciale di lusso, dove vendevano giganteschi televisori 3D ed enormi statue di giada, la cui clientela era composta principalmente da ricchissime mogli di ricchissimi arabi.

Ho fatto acquisti a Portobello Road e nel bookshop dei Musei Vaticani.

Dormire in un convento con vista sulla Cupola di Michelangelo
Ho dormito in un B&B che cadeva a pezzi, in un altro che era quasi sottoterra e in un convento di frati francescani.
Ho chiacchierato con un frate erborista e con un venditore di cappelli inglese, ho conosciuto di persona uno dei miei contatti di Facebook.


Salire sulla giostra di Mary Poppins...

Ho mangiato pesce buonissimo sotto un cavalcavia e pesce così così in un ristorante di lusso. 


Fotografare i Fori romani da dentro il Colosseo...
Da un punto di vista fisico è stato sfiancante... ma da un punto di vista psicologico, invece, mi ha dato tanta forza, perchè, nonostante tutte le mie paure, sono riuscita ad affrontare tutti questi viaggi, gestendo i medicinali che devo prendere, i disturbi fisici, e a dosare le mie poche energie.


Le vere vacanze dovrebbero essere tutte così...

Tra pochissimo si ricomincia con la scuola e io porterò tutte queste esperienze con me, tra i miei alunni: le opere d'arte che finalmente ho visto dal vero, i puzzle della Cappella Sistina che ho acquistato per loro, le foto che ho fatto, le nuove conoscenze, tutto quello che ho imparato. 
Sentirmi un po' diva al Tempio di Vesta...


Viaggiare dovrebbe essere obbligatorio, per gli insegnanti, anche se è vero quello che ho letto proprio durante un mio viaggio, a Trieste: 

"VIAGGIAR DESCANTA, MA CHI PARTE MONA, TORNA MONA"





venerdì 30 agosto 2013

Il gobbo di Notre Dame - Via di qua

Lo scorso anno scolastico ho contribuito al progetto teatrale di una mia collega, realizzando una serie di video da utilizzare al posto delle scenografie.
I disegni (circa un'ottantina) sono stati fatti dai miei alunni di seconda, sezioni A, C, D.
Il montaggio è mio.
Vi propongo qui il primo che ho caricato su YouTube qualche giorno fa.


sabato 24 agosto 2013

Lezioni pratiche di Storia dell'Arte - Guernica (2)

Alla fine dello scorso anno scolastico ero davvero stanchissima.
Avevo in progetto di condividere su Internet le attività svolte con i ragazzi, ma ci sono riuscita solo in parte.
Riprendo quindi solo ora questa attività, appena in tempo per darvi qualche idea per il prossimo anno scolastico...
 
So che molti leggono il mio blog solo per prendere spunti su come insegnare la Storia dell'arte a bambini e adolescenti. 
Forse a qualcuno sembrerà strano, ma a me la cosa fa piacere, anche se non ci guadagno nulla.
Credo che l'unica vera maniera di essere felici è dare uno scopo alla propria vita, e il mio scopo è l'insegnamento. 
Ogni materia, se insegnata con amore, può contribuire a formare persone più equilibrate, consapevoli e felici, ma penso che la mia sia davvero una delle più adatte a questo scopo.
Perciò, se il materiale che metto on line vi può essere utile a raggiungere questo stesso obiettivo, prendetelo ed utilizzatelo.
Se volete ripagarmi in qualche modo, saranno graditi un "grazie", e la citazione dell'autrice e della fonte da cui avete attinto il materiale.

Tempo addietro, avevo pubblicato lo schema dell'opera di Picasso "Guernica" con i soli contorni, per l'esercizio di riconoscimento delle singole forme e dei personaggi. 
Questa volta vi presento invece gli schemi dei singoli personaggi, estrapolati dal contesto, sempre sotto forma di semplici (semplici per modo di dire!) contorni.

Come utilizzarli? 
Io li ho stampati in formato A3 e fatti ricalcare ai miei alunni. I ragazzi potevano sceglierne a piacere uno oppure due, dovevano ricalcarne i contorni e poi colorarli con una tecnica a piacere, aggiungendo anche uno slogan, in italiano o in inglese, che invitasse alla pace, contro la guerra.

Devo dire che i ragazzi si sono dati molto da fare e hanno svolto un ottimo lavoro, come potete vedere qui.
 
Il ricalco dà la possibilità a tutti, anche ai meno dotati nel disegno, di esprimersi; avere una traccia da seguire li rassicura e possono così concentrarsi sulla rielaborazione dell'immagine, dando sfogo alla loro fantasia.

Un altro vantaggio è che, poco ma sicuro, i ragazzi non si dimenticheranno mai più nè di Guernica nè dei personaggi di Picasso!

venerdì 23 agosto 2013

La Casa sulle zampe di gallina è su Facebook!

Copertina del blog dell'autunno 2009
"Sto trascurando il blog."
Questo è il pensiero che spesso mi assilla mentre scorro i link più recenti sulla mia bacheca di Facebook.
Mi fa sentire in colpa, ma non riesco a farci niente.
Nel 2009 ho aperto il mio blog per comunicare, per condividere, per esprimere pensieri, sentimenti e convinzioni, e ora queste stesse cose le faccio molto più velocemente e con maggiore facilità attraverso Facebook. Negli ultimi due anni il mio modo di utilizzare "La Casa sulle zampe di gallina" è molto cambiato: se all'inizio serviva soprattutto per pubblicare poesie, illustrazioni, fotografie, sia mie sia di altri autori, negli ultimi mesi l'ho sfruttato molto di più ad uso scolastico, mettendo in rete le lezioni di storia dell'arte e i lavori dei miei allievi.
Molti degli argomenti che mi stanno a cuore, come il tema della violenza di genere, il problema gravissimo della pedofilia, oppure alcuni argomenti riguardanti politica, società, educazione, scuola, li discuto quasi sempre sul mio profilo di Facebook, dove è più facile avere un riscontro immediato, aprire una discussione, scambiare pareri con una cerchia di "amici" che, per quanto vasta sia, è pur sempre sotto controllo, e questo è un grosso vantaggio.
Tuttavia il social network più utilizzato al mondo, ha anche dei limiti innegabili...
A volte sembra concepito per esaltare le peggiori caratteristiche dell'umanità.
La velocità della fruizione non incoraggia certo la qualità. Cliccare "mi piace" e "condividi" è molto più semplice e sbrigativo rispetto alla costruzione di un proprio pensiero attraverso l'uso della parola scritta.
Anche la comunicazione attraverso immagini è spesso scadente, e molto spesso sconfina nel plagio.
Insomma, per farla breve, sento il bisogno di tornare ad un ritmo meno serrato, meno frenetico, perchè se voglio scrivere un testo che superi le cinque righe, io ho bisogno di pensarci.

Sono lenta, questo l'ho sempre saputo...
Ma, dopo aver utilizzato Facebook in modo intensivo negli ultimi due anni, e averne un po' compreso i meccanismi, sono arrivata alla conclusione che gli esseri umani, in generale, sono lenti nell'uso del pensiero, quanto me e anche di più.

Solo che non lo sanno.

E così corrono, si sbrigano, parlano, digitano, cliccano sempre più velocemente... mentre il loro cervello rimane indietro.

E le baggianate, le stupidate, le bolle di vuoto assoluto, si moltiplicano, si ammucchiano. Le bufale, le catene di S. Antonio, prolificano, impazzano, invadono il web.

Distinguere la verità dalla menzogna diventa sempre più difficile.
Non c'è che un rimedio: la lentezza.

Intendiamoci bene, non ho alcuna intenzione di rinunciare all'uso di Facebook, lo trovo un mezzo straordinario e nonostante tutto mi piace sempre moltissimo... ho solo deciso di moderarne l'uso, e spero di riuscirci proprio attraverso il blog.
Proverò ad utilizzare entrambi i mezzi, collegandoli l'uno all'altro, cosa che molti blogger stanno facendo già da molto tempo. 
Non so ancora cosa accadrà, vedremo. Intanto, se volete seguire questa sperimentazione con me, potete visitare la pagina e cliccare "mi piace"... 

https://www.facebook.com/casasullezampedigallina

mercoledì 21 agosto 2013

Queen Mary's Gardens (Regent's Park, London)

Questo post è dedicato a mia madre.
Al suo amore per i fiori, e alla sua idiosincrasia per i viaggi.











lunedì 5 agosto 2013

Vita in scatola (di: Bruno Bozzetto)

Semplicemente geniale...
vi invito a guardarlo e a rifletterci sopra


martedì 30 luglio 2013

domenica 14 luglio 2013

Caso Kazakistan, chiediamo le dimissioni del Ministro dell'Interno Alfano


Qualche tempo fa la ministra Idem ha dovuto dare le dimissioni per non aver pagato l'IMU su una palestra. Cori di voci indignate si sono levate contro di lei. Il suo partito, il PD, non l'ha difesa. A me è dispiaciuto, perchè stava facendo un buon lavoro per i diritti delle donne, ma ho pensato: "è giusto così, chi sbaglia paga".

Ora però il Ministro degli Interni Alfano si rende responsabile di un fatto gravissimo, che getta sull'Italia una vergogna internazionale... e nessuno si indigna, nessuno ne parla.
Cosa è successo?
La notte del 29 maggio 2013, 50 agenti armati della Digos sono stati mandati ad arrestare una donna e la sua figlioletta di 6 anni.
Dopo pochi giorni, le due sono state imbarcate in fretta e furia su un aereo privato e rispedite nella loro patria, il Kazakistan.
Erano Alma Shalabayeva e la piccola Alua, moglie e figlia del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, principale oppositore del dittatore Nazarbayev.

Tutto questo è accaduto in Italia, senza che ne venissero informati né il Ministro degli Esteri Emma Bonino, né quello della Giustizia, Annamaria Cancellieri, né il primo Ministro Enrico Letta, con una procedura a dir poco irregolare.

Per settimane, quasi tutta la stampa italiana ha taciuto sulla vicenda, fatta passare per una semplice espulsione di immigrate clandestine.

Il 12 luglio 2013, il Governo Letta ha annunciato la cancellazione del provvedimento di espulsione, ammettendo in questo modo di aver commesso un errore: un errore che potrebbe avere conseguenze gravissime, sia sul piano umano, sia sul piano politico.

Alma e Alua si trovano, infatti ad essere ostaggi del dittatore Nazarbayev, accusato in due diversi report di Amnesty International, risalenti al 2003 e al 2004, di aver fatto torturare i propri oppositori.

Il Ministro Alfano era al corrente di ciò che stava accadendo?
Ha consapevolmente consegnato due ostaggi ad un governo straniero o è stato aggirato dallo stesso apparato a cui dovrebbe essere a capo?

In entrambi i casi non è accettabile che Angelino Alfano continui ad occupare il posto di Ministro degli Interni e chiediamo il vostro aiuto per ottenere le sue immediate dimissioni.

Il primo a denunciare questo fatto in Senato è stato (mi sono documentata) il Senatore PD Luigi Manconi.
Ora pare che Sel e M5S chiederanno congiuntamente una mozione di sfiducia nei confronti del Ministro Alfano.
Ma è ancora troppo poco. 

Non vedo ancora l'esplosione di indignazione popolare, i commenti su FB, le proteste dal basso che mi sarei aspettata per un fatto così grave.
Siamo davvero manipolati dai media, tutti quanti, molto più di quanto vogliamo ammettere. Mentre le bufale più assurde prendono piede con la massima facilità sui social network, e si diffondono con velocità impressionante, non accade la stessa cosa per un fatto reale e documentato. Perchè?

Eppure qui ci sono tutti gli ingredienti per far scoppiare una rabbia esplosiva: c'è la violenza su una donna e una bambina, colpevoli solo di essere la famiglia di un dissidente politico.
C'è un sistema mafioso interno allo Stato, talmente potente da permettersi di fare ciò che vuole scavalcando Ministri, Governo, leggi statali e diritto internazionale.

In questa storia c'è tutto il male contro cui voglio combattere, compreso il silenzio complice della politica e dei mezzi di informazione.
Per questo ho coinvolto l'associazione di cui faccio parte, VicenzaInsieme, e con gli altri soci abbiamo lanciato una petizione su AVAAZ.
Sono stanca di vergognarmi di essere italiana.
Aiutatemi.
Aiutate queste donne, aiutate l'Italia, e anche voi stessi, la vostra dignità di cittadini e di esseri umani.


Una giovane donna e la figlioletta di 6 anni espulse in tutta fretta dall'Italia e consegnate nelle mani di un dittatore... ora il Governo torna sui suoi passi, ma Alua e Alma potranno mai ritornare?
Chiediamo le dimissioni del Ministro dell'Interno.
Firmate la petizione
http://www.avaaz.org/it/petition/Dimissioni_del_Ministro_dellInterno_Angelino_Alfano/?kiYxNab


Per saperne di più:
Qui tutti gli articoli del Fatto Quotidiano sulla vicenda.

venerdì 24 maggio 2013

Lezioni pratiche di Storia dell'arte: Guernica (P. Picasso)

"Arte e Immagine" è una materia dal programma enorme, fare tutto è impossibile... motivo per cui mi sono specializzata nelle lezioni 
"2 x 1" in cui la storia dell'arte è direttamente collegata le lezioni pratiche.
Qui propongo una serie di elaborati fatti dai miei alunni delle classi terze, aventi come tema l'interpretazione libera dell'opera di Pablo Picasso "Guernica".
Gli schemi dei personaggi del quadro li ho creati io; i ragazzi dovevano sceglierne uno, ricalcarne la sagoma e poi rielaborarlo liberamente. I lavori sono riusciti davvero bene, purtroppo ho potuto fotografarne pochi perchè in questo periodo dell'anno il tempo scarseggia e le energie pure...










lunedì 20 maggio 2013

Tobin

A volte lo guardo e penso alla persona che lo ha messo in una scatola, assieme ai fratellini e lo ha buttato via.
Come ha potuto?
Poi penso che la Provvidenza ha i suoi percorsi misteriosi. In qualche modo è arrivato da me.
La sua bellezza e il suo affetto sono la mia medicina quotidiana.

Ma la bellezza, bisogna saperla vedere.









domenica 28 aprile 2013

Scuola d'arte 1997

 In questo post pubblico i testi delle didascalie esplicative che avevo scritto a corredo della mostra di fine corso della "Scuola d'arte" di Chiampo (VI) di cui sono stata insegnante nel 1997.

Pannello dei ritratti - esposizione Scuola d'arte - Chiampo 1997

Esposizione Scuola d'arte - Chiampo 1997


foto Mara Bagatella

I DISEGNI DEI BAMBINI

"Ritratto" - Simone (6 anni) Scuola d'arte - Chiampo 1997

Il bambino ha caratteristiche psicologiche tipiche della sua età e non deve essere considerato un adulto incompleto. Ogni bambino ha inoltre delle esigenze peculiari, date dalla singolarità del proprio carattere, che si manifestano in modo diretto e genuino e che, unite alle caratteristiche proprie dell’età, gli fanno vedere il mondo in una prospettiva diversa da quella della maggior parte degli adulti.
Per questo motivo, i disegni dei bambini devono essere “letti” con una chiave diversa dalle immagini elaborate dagli adulti.
È inutile, se non dannoso, imporre ai bambini un’educazione al realismo, ovvero obbligarli a imparare a rappresentare la realtà così come la vede un ipotetico adulto medio, con colori e forme che obbediscano a regole tradizionali; tale obbligo non fa che bloccare la fantasia e la creatività del bambino.

LO SPAZIO
Esercizio di completamento - Giulia, 9 anni - 
Scuola d'arte - Chiampo 1997

L’appropriazione e l’organizzazione dello spazio da parte del bambino è una delle finalità principali dell’insegnamento dell’educazione all’immagine. Manipolando il materiale pittorico, infatti, il bambino si avvicina gradatamente alla conoscenza dei concetti di distanza, misura, ripartizione regolare dello spazio, rapporto figura/ sfondo, proporzioni.
Inoltre, dato che esiste una relazione piuttosto stretta tra controllo visivo e impulso motorio, il bambino, tramite il disegno, assume la coscienza del proprio corpo, delle proprie capacità e dei propri limiti, e impara quindi a conoscere meglio se stesso.

IL COLORE

"Albero" - Beatrice (9 anni)- Scuola d'arte - Chiampo 1997

In arte, l’uso del colore è strettamente legato all’emotività. Nei disegni dei bambini, questa caratteristica emerge con maggior forza: infatti i bambini scelgono il colore secondo criteri psicologici ed emotivi e non si preoccupano del fatto che esso corrisponda o meno alla realtà. Crescendo, il bambino comincia gradatamente a cogliere le relazioni tra colori e oggetti, fino a raggiungere, verso gli 11-12 anni, una fase “realistica”, in cui scopre il variare dei colori rispetto alla luce.
È bene non forzare il raggiungimento di questa meta, ricordando anche che in arte la validità della scelta cromatica si basa sulle implicazioni psicologiche del colore piuttosto che sull’effetto realistico.

"Il pittore" - Francesco (6 anni) Scuola d'arte - Chiampo 1997

IL RACCONTO


La creatività e la voglia di esprimersi del bambino devono essere continuamente stimolate da parte dell’insegnante.
Un valido mezzo per stimolare l’immaginazione è il racconto: una fiaba, una poesia, o anche semplicemente una spiegazione fatta in modo coinvolgente e interessante, possono ottenere l’effetto di indurre i bambini a nuove associazioni mentali.

Illustrazione della fiaba "Maria di legno" (Valentina, 9 anni)
Scuola d'arte - Chiampo 1997

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