Quando apri un nuovo blog, all'inizio, non lo fila nessuno.
Perciò ho deciso di ripubblicare le mie poesie, a distanza di 3 anni. Credo che adesso, avranno qualche lettore in più. Non so se sia una buona idea, ma quando ho le idee confuse, ripartire daccapo e analizzare ciò che è stato, di solito mi aiuta a ripartire.
Tanto la vita non è un cerchio, ma una spirale. Non si ricomincia mai dallo stesso punto da cui si aveva lasciato.
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"La Primavera a febbraio" - Mara Bagatella 2001 - tecnica mista su carta |
“La primavera a Febbraio” è una raccolta di 15 poesie scritte nell’arco di un mese circa, tra la fine di gennaio e febbraio 2001. Non mi era mai capitato di scriverne tante in un così breve lasso di tempo, ciò
le ha rese parte di un unico discorso su un unico tema ed è per questo
motivo che ho deciso di riunirle sotto un unico titolo. Quale
fosse il tema l’ho scoperto solo leggendole più tardi: in quello strano
periodo infatti ero troppo presa dalle mie emozioni e dall’urgenza di
fermarne in qualche modo il flusso così violento.
Mi
sono sempre rimproverata la frammentarietà delle mie produzioni, sia
pittoriche che scritte, ma specialmente di quelle scritte, che mi
vengono di solito in momenti improbabili, mentre guido, ad esempio, o
poco prima di addormentarmi, quando sto letteralmente crollando dal
sonno e non sono del tutto certa di ciò che sto pensando.
All’inizio, mentre le scrivevo, credevo che quelle di “La primavera
a Febbraio” fossero semplicemente poesie d’amore, ma in realtà non è
così. Direi piuttosto che il tema è quello della difficoltà che si prova
a lasciarsi andare ai sentimenti e soprattutto ad esternarli; è quello
della paura dell’altro e della voglia di ribellarsi a questa paura.
L’amore,
come tutte le altre vicende importanti della vita, può arrivare
all’improvviso, cogliendoci impreparati, come un evento meteorologico
fuori stagione. Quando ciò accade ci sentiamo travolti dall’indecisione,
impreparati a gestire gli eventi, ed inevitabilmente andiamo in crisi.
Ciononostante
una crisi porta sempre con sé un seme di novità e di crescita se solo
lo si sa cogliere. Ho tentato di far questo scrivendo, annotando giorno
per giorno, come in un diario, quello che succedeva dentro di me, nella
speranza, più che nella convinzione, che fosse qualcosa di condivisibile
e di comune.
Mara Bagatella 27/05/01
L'altra sera rientravo
e respirando l'ho sentita
mentre infilavo la chiave sul portone.
Mi sono voltata
verso la notte chiara:
- Cosa fai già qui?-
Era la Primavera,
ne sono certa,
a spasso per l'aria
di fine gennaio
forse sfuggita
da una fessura dimenticata
della casa del Tempo.
Mara Bagatella - 26 (?) gennaio 2001
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